Un lunghissimo e rumorosissimo serpentone giallo, guidato da una decina di trattori, che si è snodato per l'arteria principale di Cagliari, da viale a Trieste fino a via Roma, per poi confluire sotto il palazzo del Consiglio regionale.

Sono circa 4.000 i pastori e agricoltori sardi della Coldiretti, che da stamattina hanno "invaso" pacificamente la città per far sentire il loro urlo di dolore a causa di una crisi che sta mettendo in ginocchio molte aziende in tutto il territorio.

E a finire sul banco degli imputati, inutile dirlo, la politica, esecutivo in primis, ma anche il Consiglio regionale, che questo pomeriggio discuterà la risoluzione approvata la settimana scorsa dalla commissione Attività produttive con le misure da mettere in campo.

"La politica purtroppo non lo fa chi conosce i problemi- urla dal palco posizionato sotto il Consiglio Battista Cualbu, presidente di Coldiretti Sardegna- non se ne può più dei professori della giunta che sono convinti di insegnare a dei bambini delle elementari. Basta promesse, vogliamo fatti".

Cualbu attacca anche il parlamento sardo: "Ma avete visto la risoluzione partorita dalla commissione? Questi non sanno cosa vuol dire lavorare nell'agricoltura e fare sacrifici. Non sono degni del posto che occupano".

Una delegazione di Coldiretti incontrerà a breve il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau e i capigruppo: "Porteremo la nostra piattaforma di proposte- ribadisce Cualbu- ma poi faremo uscire Ganau e i capigruppo fuori perché' vogliamo che prendano impegni davanti a voi: così come hanno il coraggio di prendere lo stipendio, devono avere il coraggio di parlare al mondo degli agricoltori e pastori senza nascondersi".

Presenti alla manifestazione anche molti sindaci, tra cui il "padrone di casa" Massimo Zedda, il sindaco di Sassari Nicola Sanna e il neo presidente di Anci Emiliano Deiana, primo cittadino di Bortigiadas: "Il problema dell'agro e della terra è un problema anche della città metropolitana di Cagliari che ha tantissime aziende- spiega Zedda- all'esposizione universale di Milano il mondo ha parlato dell'ambiente e della terra, e se ne parla il mondo, è bene che ne parli anche la Regione. Un'azienda agricola in più significa un incendio in meno, cibo di qualità in Sardegna significa avere maggiore qualità della vita e minori costi per la sanità regionale. Sono con voi in questa vertenza con la Regione".