PHOTO
41 milioni di euro di prodotti venduti a Berlino, 33 milioni le commesse delle piccole e medie imprese regionali: l’export della Sardegna in Europa inizia a parlare tedesco e vola alto sui dazi degli Stati Uniti, sull’embargo in Russia e sull’imminente Brexit.
Sono questi i dati dall’elaborazione “Trend del made in Sardegna verso la Germania” nei primi 6 mesi del 2019, realizzata dall’Ufficio Studi di Confartigianato Sardegna su dati ISTAT.
“Dici export, scrivi Germania – ha sottolineato Antonio Matzutzi, Presidente di Confartigianato Sardegna – e non solo per le affinità commerciali che, da sempre, rendono Berlino uno dei primi mercati di riferimento per i prodotti made in Sardegna”. Per la nostra regione la Nazione guidata dalla Merkel è un prezioso partner di mercato con cui intratteniamo buoni rapporti da molto tempo l’economia tedesca è ancora molto forte inoltre i prodotti sardi sono molto apprezzati in questa Nazione”.
Secondo l’analisi, si registra un +21,5% rispetto allo stesso periodo del 2018, collocando l’isola al secondo posto tra le regione italiane per ritmo di crescita verso la Germania.
I prodotti più venduti in assoluto sono quelli derivati dalla raffinazione del petrolio (9 milioni di euro, i lapidei (5,5 milioni di controvalore), i prodotti in metallo (3,7milioni), i vini e le bibite (3,1 milioni) e i prodotti delle imprese lattiero-casearie (2,3 milioni).
“Molto interessante è la crescita del settore dell’agroalimentare, un comparto in piena crescita ed evoluzione – ha aggiunto Matzutzi – che sempre più risponde alle esigenze di una clientela che, nel corso degli anni, ha modificato e affinato i propri gusti e stili alimentari. Per questo, crediamo che i prodotti della nostra tradizione alimentare debbano essere promossi ancora di più tra i tedeschi”.
“Da sempre, infatti, la Germania calamita l’attenzione delle aziende artigiane sarde e delle piccole imprese regionali, interessate a espandere i loro mercati e alla ricerca di nuovi clienti – ha concluso – la crescita delle esportazioni delle aziende sarde verso il centro Europa è un importante segnale di vivacità del tessuto economico locale. Per questo è necessario continuare in questa direzione anche attraverso un sostegno concreto alle imprese. Ciò può avvenire continuando i progetti sull’internazionalizzazione, strumenti di grande importanza per le PMI sarde e per l’artigianato”.