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"Ministro Fedeli, si faccia ispirare da Gramsci e cancelli errori, ingiustizie e torti della Buona scuola".
E' il messaggio di benvenuto del Comitato delle valigie del 10 agosto, i docenti sardi che due anni fa scesero in piazza anche contro i trasferimenti legati alla nuova legge sulla riforma della scuola, alla ministra della Pubblica Istruzione oggi in visita in Sardegna. Primo punto.
"La disparità di trattamento scaturita con l'invenzione delle Fasi: 0, A, B, C, ha contribuito a dividere i docenti, tutelando i diritti di alcuni a discapito di altri, utilizzando regole e norme diverse. Non esistono carabinieri di fase A, B, etc, ma carabinieri e basta". Questione trasferimenti.
"La legge ha stravolto le regole - si legge in una nota - e complicato la vita ed il lavoro dei docenti costringendo, in particolare, quelli assunti in fase B, a spostarsi a centinaia di chilometri da casa o fuori dalla propria regione. Precari storici che ora attendono un'assegnazione provvisoria per potersi riavvicinare nelle province dove hanno lavorato per anni. Possedere una specializzazione in più, quella per il sostegno e il famigerato algoritmo, infatti, li ha sparpagliati come tante pedine sullo scacchiere della penisola con tutte le problematiche sociali ed economiche che ne conseguono".
La nuova mobilità? "L'ennesimo salto nel buio - conclude il comitato - per tantissimi insegnanti di ogni ordine e grado, a causa della mancanza di dati sui posti disponibili".