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Sono sei, il più giovane ha 19 anni, il più vecchio 25: sono arrivati in Sardegna un paio di anni fa dalla Nigeria, dal Gambia e dal Ghana dopo aver attraversato il Mediterraneo con i barconi dei profughi e nel prossimo campionato indosseranno la maglia della squadra di calcio di Tadasuni, in provincia di Oristano, che milita in seconda categoria.
Con i suoi 156 abitanti, la maggior parte anziani, Tadasuni è uno dei tanti comuni sardi che rischiano la scomparsa a causa dello spopolamento delle zone interne, ma intanto non rinuncia alla sua squadra di calcio. La rosa è ancora in gran parte da completare.
Il presidente Savino Miscali e l'allenatore Lello Medde si stanno guardando intorno, ma l'ossatura della formazione che scenderà in campo è già ben definita con due difensori centrali, Saidu Sumaila, 19 anni, Ghana, e Abdoulie Walli, 25, Gambia; due centrocampisti, Hassan Nurwadi, 21, Somalia, e Sanneh Alieu, 25, Gambia; due attaccanti, Eze Kenneth, 18, Nigeria e Jatta Saja, 24, Gambia.
La loro storia l'ha raccontata il sito Guilciersport.it. Il tecnico Lelleo Medde è andato a pescarli al campeggio Sant'Ignazio di Norbello, una delle numerose strutture turistiche che anche in provincia di Oristano da qualche anno ospitano i migranti soccorsi in mare.
Li ha conosciuti per motivi istituzionali. Quando sono arrivati, lui infatti era vicesindaco di Norbello e nella doppia veste di amministratore comunale e allenatore di calcio ha capito subito che lo sport poteva essere uno strumento importante per la loro integrazione.
E dopo averli fatti giocare due anni fa nella squadra dell'Ardauli e l'anno scorso in quella di Bonarcado, per la prossima stagione, d'accordo col presidente Miscali, li ha portati al Tadasuni.