E' con manifestazioni di grande intensità e riti antichissimi che si celebra in Sardegna la Settimana Santa, 'sa chida santa', attesa con grande devozione e fede. Le "Confraternite" organizzano le rappresentazioni per raccontare gli ultimi giorni della vita di Gesù, fino alla Resurrezione nel giorno di Pasqua.

I fedeli partecipano alle processioni nelle vie dei paesi, sfilando coni costumi tradizionali con musiche e canti liturgici tradizionali che accompagnano i riti sacri. 'Sa Chida Santa', la Settimana Santa inizia con 'sas Pramas', la processione della Domenica delle Palme.

Nei giorni successivi viene rappresentata la Passione e il Venerdì Santo è il giorno del "Cristo morto". In alcuni paesi il valore rievocativo dei Riti pasquali è dato dalla solennità di momenti come quello "dei Misteri" o ''Su Scravamentu'', la deposizione dalla croce, e "S'Incontru", un suggestivo e toccante incontro tra la statua di Gesù e quella della Madonna, che si celebrano tra le vie di tutti i paesi dell'isola.

Tra le più suggestive quelle di Cagliari, Alghero, Iglesias, San Gavino, Sassari, Castelsardo, Santu Lussurgiu, Oliena, Desulo e Scano Montiferro. Sono le Confraternite che curano queste rappresentazioni sacre e sfilano nei loro costumi austeri e suggestivi, dai colori bianchi, azzurri e neri, intonando canti religiosi in latino e lingua sarda, le cui origini risalgono al Medioevo.

Una grande esplosione di gioia popolare caratterizza ovunque la domenica di Pasqua, quando l'austerità lascia spazio ai festeggiamenti per la Resurrezione: tra applausi, lanci di fiori e strumenti tradizionali, la statua del Cristo risorto incontra quella di Maria in un inchino di saluto. E' 'S'incontru',l'incontro tra Cristo e Maria e le campane di tutte le chiese suonano a festa.

La Settimana Santa in Sardegna è un'esperienza unica e affascinante, avvolta in un'atmosfera di intenso misticismo e profonda spiritualità. Secolari tradizioni di origine spagnola si fondono con usanze religiose locali per dar vita a riti, processioni e momenti corali di grande forza espressiva e suggestione. Luci e colori, abiti tradizionali e preziosi oggetti sacri, tessuti ricercati e splendidi ricami e gli immancabili e struggenti 'goccius', i canti di accompagnamento dei riti sacri, offrono al visitatore un percorso di fede e di religiosità carico di emozioni.

La Pasqua, chiamata in sardo ''Sa Pasca Manna'', in contrapposizione al Natale, chiamato con il diminutivo ''Paschiscedda'', ma senza sminuire il significato della natività di Cristo, è un evento religioso particolarmente sentito che si festeggia con una serie di riti, processioni e momenti corali che fanno rivivere i momenti più significativi della Passione di Cristo, coinvolgono profondamente le comunità locali dei fedeli e appassionando i turisti per le forti emozioni che riescono a suscitare.

A Cagliari la Settimana Santa è uno dei momenti più intensi della vita religiosa della città che ha sempre mantenuto viva la tradizione e mostra la sua profonda influenza spagnola. I riti e le processioni si svolgono nei quartieri storici e nelle antiche chiese monumentali della città animate dall'Arciconfraternita della Solitudine, l'Arciconfraternita del Santissimo Crocefisso e l'Arciconfraternita del Gonfalone sotto l'egida di Sant'Efisio Martire, che curano e organizzano le feste.

La mattina della Domenica di Pasqua si celebra S'Incontru, 'l'incontro', il ricongiungimento della Madonna e del Cristo Risorto: provenienti da direzioni opposte, quando si ritrovano uno di fronte all'altro, i simulacri si salutano con tre inchini tra gli applausi della folla e quindi, affiancati, fanno rientro in Chiesa dove sarà celebrata la messa solenne.

La gioia del momento si riflette sull'abbigliamento delle statue: il Cristo ha una fascia rossa e oro e l'aureola per simboleggiare l'avvenuta Resurrezio