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I sindaci della Barbagia e del Mandrolisai giovedì mattina, nel corso del sit-in organizzato davanti al palazzo del Consiglio regionale di Cagliari, hanno chiesto che l’ospedale di Sorgono non sia trasformato in nosocomio di zona disagiata, ma che venga classificato come ospedale di base.
<<Abbiamo voluto rappresentare il disagio di un intero territorio andando a protestare direttamente a Cagliari perché nell’arco di quasi un anno non siamo mai stati ascoltati e ricevuti né dalla commissione sanità, né dal Presidente del Consiglio Gianfranco Ganau che avrebbe dovuto convocare i capigruppo in seguito alle nostre numerose richieste formali. Rivendichiamo il diritto alla salute dei nostri cittadini e siamo pronti a difendere in qualsiasi modo l’ospedale San Camillo>>.
Sono queste le parole di Angelino Nocco, sindaco di Meana Sardo e di tutti i primi cittadini della Barbagia e del Mandrolisai che ieri mattina si sono dati appuntamento a Cagliari per portare all’attenzione della politica regionale la situazione di grave disagio che sta attraversando la sanità nel centro Sardegna.
<<Noi bocciamo totalmente la nuova riforma sanitaria e chiediamo che l’ospedale di Sorgono non solo mantenga i servizi che attualmente è in grado di offrire, ma che venga potenziato attraverso il completamento del personale, degli strumenti e di tutto ciò di cui dovrebbe disporre un ospedale di base che nel corso degli anni ci è stato tolto. Tutto questo potrebbe essere garantito attraverso il costo di un milione e mezzo annui in più rispetto al costo attuale e riferendoci al bilancio regionale stiamo parlando di un’inezia>>.
I sindaci della Barbagia e del Mandrolisai sono stati ascoltati dai consiglieri regionali Alessandra Zedda, Ignazio Locci, Angelo Carta, Giorgio Oppi, Mondino Perra, dal vice presidente della commissione sanità Fabrizio Anedda e dall’ex governatore Ugo Cappellacci.
<<Razionalizzare la spesa è giusto - ha detto il coordinatore regionale di Forza Italia, - ma occorre incidere su ciò che è in più, proseguendo ad esempio l’opera di riduzione della spesa farmaceutica, anziché andare a tagliare servizi ai cittadini e presidi fondamentali per i territori. Ciò vale a maggior ragione per quelle aree che soffrono problemi di viabilità e che pertanto sono meno collegate ai grandi centri. Il primo dovere della politica è quello dell’ascolto, che deve essere il più ampio possibile quando si tratta di questioni cruciali per la vita della comunità>>.
I primi cittadini della Barbagia e del Mandrolisai saranno molto probabilmente convocati in Commissione Sanità il 19 aprile prossimo.