I 23 sindaci dell'Ogliastra rilanciano la battaglia per 'resuscitare' la Provincia cancellata con una legge del 2016 e accorpata a quella di Nuoro.

Lo fanno alla vigilia dell'arrivo in Consiglio regionale della proposta legislativa per istituire la Provincia della Gallura, uno dei quattro enti intermedi dell'Isola aboliti con la stessa legge di 3 anni fa. L'obiettivo è di far entrare presto in Aula un analogo provvedimento a favore dell'Ogliastra.

"In attesa che il legislatore metta mano alla questione Province - spiega all'ANSA il sindaco di Tortolì Massimo Cannas poco prima di una riunione convocata a Lanusei con gli altri 23 primi cittadini del territorio - vogliamo avere anche noi, come ce l'hanno Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano, la nostra autonomia. Le Unioni dei Comuni non hanno funzionato - denuncia - e non ci stiamo trovando bene all'interno della Provincia di Nuoro perchè non abbiamo le stesse esigenze. Dobbiamo riavere il nostro ente intermedio per gestire alcuni settori vitali per l'Ogliastra". "Non possiamo essere figli di un Dio minore. Così come è la Provincia non sta funzionando", sottolinea il sindaco di Baunei Salvatore Corrias. La battaglia trova già un sostenitore all'interno dell'Assemblea sarda. "Domani in Aula - annuncia il consigliere regionale del Pd, Franco Sabatini - presenteremo degli emendamenti al disegno di legge sull'istituzione della Provincia della Gallura affinché siano inseriti anche gli altri tre territori: Ogliastra, Sulcis e Medio Campidano. Non è pensabile restituire l'autonomia solo al nord est".

Una delle poche voci fuori dal coro è quella di Ivan Mameli, sindaco di Barisardo. "Sono contrario all'istituzione di tutte le Province - argomenta - L'Ogliastra è la più piccola d'Italia, con circa 57 mila abitanti. Non necessita di una struttura formata da 25 consiglieri, sei assessorati e vari dirigenti.

Funzioni, risorse e personale dovrebbero passare ai Comuni per eliminare i costi, oppure se si vuole re-istituire la Provincia si faccia, ma a costo zero".