Sono stati intensificati da parte della Polizia di Stato i servizi di controllo in tutto il territorio cittadino e della provincia in occasione delle festività natalizie, anche al fine di prevenire la commissione dei rati predatori e dei furti nelle abitazioni, che sovente proprio in questo particolare periodo dell’anno vengono lasciate disabitate dai proprietari. 

In questo ambito, nella mattinata di oggi gli agenti della Squadra Volante, coordinati dal dirigente Massimo Imbimbo, hanno effettuato un controllo in un B&B perché era stata segnalata la presenza di due cittadine di etnia rom. Una di queste aveva un rintraccio cd “Schengen”, emesso dalle autorità austriache e da un controllo più dettagliato nelle banche dati è emerso che a suo carico vi erano numerosi precedenti per furti in abitazione e reati contro il patrimonio. 

All’arrivo dei poliziotti le due donne non erano già più presenti all’interno della struttura ricettiva ma grazie ad un rapido controllo nelle vie limitrofe, le giovani sono state individuate e bloccate. In particolare, una di loro, in un primo momento, ha fornito delle generalità false dichiarando di chiamarsi Vieru Roxana di anni 25, ma quando è stata sottoposta ai rilievi fotodattiloscopici presso gli uffici della Polizia Scientifica il riscontro ha fornito la vera identità con tutti i precedenti penali, trattandosi di Risteski Valentina di anni 26 domiciliata in un campo nomadi di Roma. 

Da un controllo addosso alla Risteski è stata trovata, occultata negli slip, la somma di 600 euro, mentre all’interno di un piccolo trolley, che portava con sé sono stati trovati gli strumenti del mestiere, ovvero una calza da donna (da usare come guanto) due cacciaviti, una chiave inglese, due pezzi di plastica rigida (usati comunemente dai ladri d’appartamento come apriporta). Inoltre, all’interno di un calzino, sempre nascosto nel trolley, i poliziotti hanno rinvenuto una fedina d’oro ed un bracciale, dei quali la stessa non ha fornito alcuna giustificazione inerente al possesso. 

Un ulteriore accertamento effettuato tramite la Polizia di Frontiera sui documenti esibiti all’atto del fermo, è emerso che quello in uso alla Risteski era palesemente falso perché mai emesso dalle autorità rumene. Al termine degli accertamenti la giovane è stata tratta in arresto per falsa attestazione resa ad un pubblico ufficiale, falso materiale e uso di atto falso, inoltre è stata indagata in stato di libertà per il possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli e ricettazione. Al termine degli atti di rito, la donna è stata presentata all’udienza direttissima questa stessa mattina.