Entra nel vivo in tribunale a Lanusei il processo per i cosiddetti "veleni di Quirra" che vede sul banco degli imputati otto comandanti del poligono militare di Perdasdefogu dal 2002 al 2010, Fabio Molteni, Alessio Cecchetti, Roberto Quattrociocchi, Valter Mauloni, Carlo Landi, Paolo Ricci, e i comandanti del distaccamento dell'Aeronautica di Capo San Lorenzo, Gianfranco Fois e Francesco Fulvio Ragazzon, tutti accusati di omissione aggravata di cautele contro infortuni e disastri.

Nell'udienza di oggi il giudice monocratico Nicole Serra, dopo aver rigettato le eccezioni formulate dalle difesa - la mancanza di un'imputazione chiara e precisa e l'incompetenza territoriale del tribunale di Lanusei a decidere - ha aperto il dibattimento e ha invitato le parti alla presentazione delle istanze istruttorie: liste dei testi e dei consulenti di parte. Richieste poi ammesse dal giudice.

Spiccano tra i testimoni ammessi il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in quanto capo delle forze armate (è stato anche ministro della Difesa nel 1999 e nel 2000); gli ex sottosegretari alla Difesa, Salvatore Cicu ed Emidio Casula, entrambi sardi, il primo dal 2001 al 2006 il secondo dal 2006 al 2008; i ministri della Difesa che si sono succeduti dal 2001 al 2011 Antonio Martino, Arturo Parisi e Ignazio La Russa e il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano.

Testi che sono stati indicati dall'avvocato Gianfranco Sollai, parte civile nel processo in rappresentanza di alcuni allevatori e aziende agricole del territorio. Il dibattimento proseguirà il 27 gennaio prossimo con l'audizione dei primi cinque testimoni dell'accusa rappresentata dal pm Biagio Mazzeo.