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Si è svolta ieri, domenica 27 novembre, la prima edizione di Identidades a Irgoli. Nell’ancestrale cornice del Complesso Nuragico Janna ‘e Pruna si è tenuto lo spettacolo di maschere, balli e melodie della tradizione sarda. Un evento organizzato dall’amministrazione comunale di Irgoli guidata dal sindaco Ignazio Porcu, con la direzione artistica dell’associazione Sas Baroniesas e la collaborazione degli assessori alle Attività produttive e a Cultura e Spettacolo, Giampaolo Floris e Flora Puggioni.
Proprio quest’ultima, intervistata da Sardegna Live, ha spiegato: “Il progetto, finanziato dalla Regione Sardegna con la legge n.7, è nato con l’intento di incrementare lo sviluppo del turismo nel nostro territorio attraverso manifestazioni folkloristiche, della tradizione popolare e non solo”.
Inoltre, ha aggiunto l’assessora a Cultura e Spettacolo, “si tratta di un evento pensato nell’ottica della promozione e valorizzazione del territorio; non a caso è ambientato nel monte Senes, in particolare nell’area archeologica Janna ‘e Prunas, facente parte del ricco patrimonio archeologico di Irgoli, dove oltre al panorama mozzafiato è possibile ammirare il suggestivo santuario e la fonte sacra di Su Notante, risalenti alla civiltà nuragica”.
Ha parlato della manifestazione anche il presidente dell’associazione Sas Baroniesas, Lorenzo Chessa, direttore artistico di Identidades. “Con l’evento di oggi volevamo valorizzare il monte e l’area archeologica, che non tutti conoscono - afferma -. Il nostro territorio presenta delle ricchezze che dobbiamo condividere e far arrivare a quanta più gente”.
“Nel palco di Identidades si sono alternate diverse realtà: le maschere dei Boes e Merdules di Ottana e Sos Corriolos di Neoneli, che si sono esibite in un rito inusuale rispetto alle più classiche manifestazioni. Siamo infatti abituati a vederle sfilare nelle piazze e nelle vie del centro abitato. In questo - ha proseguito - caso sono partite invece dal sito archeologico per poi inoltrarsi nella natura più selvaggia, in un momento fortemente evocativo”.
“Dopo le maschere abbiamo assistito alle esibizioni di numerosi artisti: il tenore “Su Connottu” di Fonni, i gruppi folk “A Manu Tenta” di Osilo e “Battos Moros” di Oliena, Totore Chessa con i balli, l’associazione “A Toccos de Affuente”, che ha organizzato i balli in piazza intrattenendo i presenti, e infine i “cantadores a chitarra”, un’altra importante realtà della Sardegna che coinvolge tantissimi appassionati”, ha aggiunto.
L’auspicio, ha spiegato infine Chessa “è che l’evento si ripeta negli anni, che diventi una tappa fissa da poter ripercorrere e che divenga meta d’attrazione per gli appassionati di tradizioni e manifestazioni folkloristiche. Ci auguriamo di poter andare oltre i tre anni previsti dal bando della legge 7, da parte nostra verrà messo in campo tutto l’impegno possibile”.