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Il cuore della piccola Anita, la bimba di due anni morta a Sassari dopo essere precipitata dal balcone di casa, continuerà a battere. I genitori, infatti, con un gesto di straordinaria generosità hanno acconsentito all'espianto degli organi della figlia e il suo cuore salverà così la vita di un altro bimbo che rischiava di morire in ospedale, regalandogli un futuro carico di entusiasmo e gratitudine.
Anche il fegato e i reni di Anita saranno destinati a tre bambini in attesa di trapianto.
Non solo la città di Sassari, ma l'intera Sardegna è stata sconvolta dalla notizia della morte della bambina. Le esequie si sono tenute nel pomeriggio di ieri in forma privata nella cattedrale di San Nicola, alla presenza di amici stretti e parenti. Troppo grande il dolore di papà e mamma perché il momento venisse condiviso con i tanti che avrebbero voluto far sentire vicinanza e cordoglio. Monsignor Gianfranco Saba, vescovo di Sassari, ha cercato le parole migliori per sostenere il cammino della famiglia distrutta dal dolore.
Il papà di Anita è noto in città per esser il presidente del Centro sportivo italiano. Tante le associazioni sportive e culturali che si sono unite al dolore dei coniugi per la scomparsa della figlia. Fra queste anche la Torres: "Non ci sono parole a sufficienza per esprimere vicinanza e sostegno - si legge in una nota del club -. Una vita spezzata che regalerà nuova vita, un gesto profondo, generoso, straordinario. Vi abbracciamo forte, fortissimo".