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Sul caso Igea la Regione sta lavorando con impegno per risolvere la grave situazione ereditata e l’ha fatto a partire dal primo momento in cui ha dovuto mettere in liquidazione la società a seguito dell’azzeramento del capitale sociale. Un percorso, questo, obbligato. Durante i mesi successivi alla messa in liquidazione, la società e il suo liquidatore si sono concentrati nel cercare di dare un assetto operativo che consentisse di ottemperare ai principali obblighi di sicurezza delle persone e dei luoghi, di rispetto dell’ambiente e dei vincoli cui si è obbligati dalle leggi in materia. Nel frattempo si è proceduto a fare un’analisi organizzativa approfondita che ha evidenziato i principali punti di forza e di debolezza. Tra i primi, la vasta competenza in materia mineraria presente in azienda, un numero importante di convenzioni in essere sul ripristino ambientale e un insieme di attrezzature adeguate ad assolvere in proprio diverse attività specialistiche. I principali punti di debolezza sono riconducibili invece a forti deficit organizzativi. Le principali azioni fatte per il rilancio della società sono state indirizzate verso un primo ampliamento delle convenzioni per coprire tutte le attività previste, elaborando e rendendo operativa una convenzione di oltre 30 milioni di euro per il triennio 2014-2016. Inoltre è stata elaborata una proposta organizzativa che consenta di ridurre il costo del personale attraverso una coerente e attenta politica di accompagnamento alla pensione e alla mobilità.
“Come assessorato – afferma Maria Grazia Piras – stiamo lavorando per trovare soluzione alla vertenza Igea come alle altre aperte nella nostra regione. Lo stiamo facendo con impegno, tenendo conto che dietro ognuna di queste ci sono storie professionali e umane dei lavoratori e delle loro famiglie, per non parlare degli stessi imprenditori. Ci stiamo muovendo in condizioni economiche difficili ed è per questo che ogni decisione va ponderata. In questi sette mesi di governo la Giunta ha fornito le prime risposte facendo partire progetti importanti: Iscol@ sull’istruzione e Garanzia Giovani per l’occupazione delle nuove generazioni. Un percorso che non si limita a garantire assistenza o a elargire solo ammortizzatori sociali ma che punta a creare condizioni utili per garantire un lavoro a chi lo sta cercando e per salvaguardare chi il lavoro ce l’ha. Il piano da 26 milioni di euro sulla Flexicurity approvato qualche giorno fa dalla nostra giunta va proprio in questa direzione. La Regione non vuole soltanto garantire la ricollocazione nel mondo del lavoro, ma anche mettere in moto un sistema di incentivi alle imprese per favorire nuove assunzioni. L’attenzione nei confronti degli imprenditori è testimoniata inoltre dal processo di riforma dei consorzi fidi e dagli interventi in essere per favorire le crescita delle imprese con misure per l’internazionalizzazione e l’export”. Sul caso Igea, intanto, è confermato l’incontro di martedì 4 novembre, in viale Trento a Cagliari, tra Regione e sindacati. “Nei giorni scorsi è stata firmata la proroga della convenzione per la messa in sicurezza del sito minerario di Furtei, mentre presto sarà rinnovata la convenzione per le manutenzioni di Monteponi. Stiamo percorrendo – conclude l’esponente della giunta Pigliaru – tutte le strade possibili per salvare l’Igea, anche con interlocuzioni presso l’Unione Europea”.