“Esprimo vicinanza e affetto alla giovane barbaramente aggredita ieri mattina a Iglesias e ancora ricoverata in gravi condizioni, e alla sua famiglia che in queste difficili ore affronta nel dolore le conseguenze dell'atto vile e crudele perpetrato nei confronti della donna. Leggo in questo terribile episodio l’inconcepibile e inaccettabile violenza che unita alla fragilità dei tempi che stiamo vivendo è il segno evidente della mancanza di amore per la vita e per il prossimo”. Così il Presidente della Regione Christian Solinas all’indomani dell’aggressione che ieri ha scosso l’intera comunità di Iglesias.

“Al gruppo dei vigili del fuoco che per caso si trovava sul posto e intervenendo con tempestività, umanità e spirito di servizio, ha strappato alla morta questa giovane vita esprimo la mia più sincera gratitudine”, ha concluso il Presidente.

TENTATO OMICIDIO Romina Camboni, 25 anni, è stata aggredita ieri mattina intorno alle 10 a Iglesias da Antonio Locci, 47enne, già noto alle forze dell'ordine. È ricoverata, ma non è in pericolo di vita.

L'uomo, che da quanto si è appreso avrebbe problemi psichici e non conosceva la vittima, l’ha aggredita mentre camminava sul cavalcavia colpendola con il cacciavite alla gola e alla testa.

A dare l’allarme sono stati i Vigili del Fuoco di Iglesias che mentre percorrevano con il loro mezzo il ponte di via Bassi, come riferito dalla Polizia, hanno notato una donna ferita, inseguita da un uomo che cercava di colpirla ancora una volta. Sono stati i primi a prestarle soccorso mentre altri colleghi hanno chiamato il 113. I poliziotti della Volante del Commissariato di Iglesias insieme agli investigatori della sezione Anticrimine si sono subito precipitati sul posto, intercettando l’uomo e bloccandolo subito, impedendogli che potesse ancora aggredire la donna.

Sul posto l'elisoccorso, atterrato nella piazzola dei vigili del fuoco. La giovane è stata affidata alle cure dei medici del 118 che l'hanno trasportata all'ospedale Brotzu con assegnato un codice rosso.

Secondo quanto si legge oggi su L’Unione Sarda, il nome di Antonio Locci “sarebbe legato a una tentata violenza sessuale per la quale è finito nei guai un altro uomo che continua a professare la sua innocenza. Un episodio avvenuto sempre sul cavalcaferrovia. A farne le spese una 18enne raggiunta alle spalle dall’uomo che ha tentato di palpeggiarla. Sarebbe stato lui stesso, mesi dopo, ad ammettere il suo coinvolgimento".