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Dopo 18 partecipazioni consecutive dal 2004 a Monumenti Aperti, quest'anno il Museo dell’Arte Mineraria non sarà visitabile, in quanto le serrature delle porte sono state cambiate da un giorno all’altro e senza preavviso dal dirigente in carica dell'Istituto Minerario rendendo impossibile l’accesso.
“Una situazione imbarazzante!” è stata definita dal Presidente dell’Associazione Periti Minerari Adriano Scussel.
Dal 1996 l’Associazione si è presa cura degli ambienti che le sono stati affidati, nei quali è stata fissata la sede principale su concessione dell'allora Preside Landis e a febbraio del 1998 è stata creato, dagli stessi soci, il Museo dell'Arte Mineraria, facendo crescere una grande realtà museale conosciuta in tutta l'Italia, ma anche all'estero, che ha permesso la realizzazione di altre realtà espositive a tema minerario oltre che costituire un punto di riferimento per i visitatori sardi, italiani e stranieri.
“Dopo 24 anni di utenza ci troviamo con un cambio di serratura senza preavviso. Riteniamo questo gesto uno sgarbo istituzionale oltre che un'offesa che siamo certi di non meritare!” continua il presidente Scussel, con la voce scossa dall’accaduto, visto che in pochi giorni si è visto crollare davanti agli occhi anni e anni di impegno per la città, di passione e di meticolosità.
Sardegna Live ha accolto il grido disperato di tutta l’Associazione.
Presidente, cosa ritiene possa aver provocato questo gesto?
“Non abbiamo idea, ma siamo sicuri che tra alcune mail inviateci dal preside in cui ci venivano contestati alcuni lavori che non sono stati però svolti da noi, ci fosse già dell’astio. E ciò è dimostrato dal fatto che a queste mail noi abbiamo risposto e le nostre spiegazioni non sono state minimamente considerate. Oltretutto il dirigente scolastico è considerato Socio onorario dell’Associazione: con tutti i presidi con cui abbiamo avuto a che fare per 24 anni non c’è stato mai nessun problema"
"Riteniamo inoltre importante ricordare che all'interno dei locali del museo sono custoditi i pezzi costituenti tutte le collezioni esposte che, per circa il 70%, sono di proprietà dell'Associazione Periti Minerari. La maggior parte di questi pezzi sono frutto di donazioni di appassionati e di persone che hanno donato ricordi di famiglia affinché fossero esposti nel museo grazie alla fiducia che ci siamo guadagnati in questi 24 anni di lavoro".
Come pensate di agire ora?
“Finora abbiamo sempre tenuto un profilo basso su richiesta del Comune per lasciare spazio all’Amministrazione, ma ancora dal 6 marzo non si è vista l’ombra di una minima soluzione. Abbiamo anche pensato ad una manifestazione pacifica ma ci hanno scoraggiato nell’effettuarla per evitare denunce".
"Ci auguriamo che questa sgradevole situazione diventi presto uno spiacevole ricordo e di rivedere a breve tanti visitatori come negli anni passati. La nostra associazione è una piccola realtà che in questo momento ha bisogno della solidarietà di tutti" conclude il Presidente Scussel.