Un sorriso disarmante, una voce dolcissima e tanto entusiasmo nel raccontare la sua vita e le sue passioni più grandi: Stefania Grassi, per tutti Stefy (il diminutivo è da lei fortemente voluto: “I nomi per intero mi sembrano così formali”) o Ciciu, soprannome datole dagli amici più di 30 anni fa, è un tornado di emozioni.

Iglesiente, mamma di due bimbi, Francesco e Alessandro, Stefania è maestra presso una scuola dell’infanzia nella cittadina sulcitana.

Coltiva la passione del disegno da quando era piccolissima ed è per questo che, da qualche tempo, studia per diventare illustratrice. “Illustro mondi a misura di bambino e vivo a colori”: con questa frase si intende immediatamente che i suoi più grandi amori, i bambini e il disegno, sono e saranno fortemente legati nella sua vita e nel suo lavoro.

Dopo la morte del suo amatissimo papà, Stefy ha deciso di chiudere in un cassetto la sua passione, ma poi, grazie alla sua determinazione e al sostegno della sua magnifica famiglia, tra cui la mamma, la sorella Roberta, il marito Mariano, il cognato Nicola e soprattutto i suoi adorati bimbi, ha deciso di riprendere in mano il suo sogno tenuto all’oscuro per un po’.

Sardegna Live l’ha incontrata in una soleggiata ma fredda domenica di novembre, immediatamente riscaldata dal suo grande sorriso rilassato e rassicurante.
Ciao Stefy e benvenuta su Sardegna Live. Com’è nata la tua passione per l’illustrazione?

Ciao a tutti e grazie a Sardegna Live per questa intervista. La passione per il disegno, la creatività e tutto ciò che riguarda il mondo dei colori e l'arte l'ho sempre avuta. Fin da piccola, infatti, disegnavo su ogni superficie che mi ritrovavo sotto mano, per la felicità dei miei genitori! (ride).

Ho frequentato un istituto tecnico, dove ho avuto modo di affinare la parte più tecnica del disegno e avrei voluto continuare con la formazione, magari frequentando qualche altro ramo d'arte, invece ho deciso di chiudere tutto in un cassetto quando è venuto a mancare mio papà. Lui era il mio pilastro, e per un bel po' di tempo, dopo la sua morte, ho creduto di non riuscire più in nulla.

Poi però ho avuto un’illuminazione: ho deciso di frequentare il corso “Camaleon” di Annalisa Vasquez, poi altri mini corsi di specializzazione sulle varie tecniche, e ora mi hanno ammesso alla scuola di illustrazione che mi vedrà impegnata per i prossimi 3 anni, e di questo sono felicissima!

Fortunatamente ho sempre avuto vicino la mia famiglia e i miei amici, che non mi hanno mai abbandonata ed hanno sempre creduto in me. Quindi qualche anno dopo, ho preso la strada dell'insegnamento, ma quella vocina la sentivo sempre, tanto che l'argomento della mia tesi di laurea fu proprio l'illustrazione d'autore nei libri per l'infanzia.

Non è semplice riuscire a incastrate tutto tra lavoro, casa e passione ma nonostante le difficoltà e la stanchezza perenne, sono felice e appagata, sento che pian piano sto crescendo, sono soddisfatta di me stessa, anche se la strada è lunga ed io mi sento così piccola.. ho davvero tanto da imparare!

Le mie tecniche preferite sono il collage e le matite colorate, ma amo anche gli acquerelli e non ho limiti nella sperimentazione, sono sempre pronta ad apprendere”.

2) Perché hai deciso di puntare sull’illustrazione per bambini?

La scelta di voler illustrare libri per un pubblico di bambini è ovviamente legata alla mia figura di maestra e di mamma, la felicità nei loro occhi quando disegno per loro o preparo qualche addobbo per l'aula è impagabile!

Io spesso vedo nelle mie opere tanti difetti e imprecisioni, invece loro le guardano con gli occhi dell'ammirazione. Ecco cosa vorrei: vedere i loro volti mentre sfogliano un libro illustrato da me! È un mio grande sogno, e sto lavorando duramente per realizzarlo. Quindi dita incrociate!”

3) Cosa significa per te disegnare un "mondo a misura di bambino"?

Disegnare un mondo a misura di bambino per me significa donare loro tutto ciò che posso illustrare, aprire il mio cuore e cercare di creare qualcosa che possano amare, ammirare e prendere ad esempio. Significa inginocchiarmi e provare a essere alla loro altezza. Tra l'altro ci si sta rapportando con un pubblico difficile! Non si pensi che solo perché parliamo di bambini, si possa lavorare con superficialità e senza pensieri. Assolutamente no! Anzi, per me sono i giudici più attenti”.

5) Visto che il tuo primo lavoro è quello di educatrice, quali sono gli aspetti positivi per la crescita dei bambini che può dare l’illustrazione?

Essendo una maestra e vivendo ogni giorno tante sfaccettature infantili, vedo costantemente quanto gli albi illustrati siano fondamentali nell'accompagnare le varie attività che vengono proposte all'interno delle aule. Molti di essi trattano tematiche che, senza ausilio delle illustrazioni d'autore, sarebbe davvero difficile affrontare. Invece spesso non abbiamo nemmeno bisogno di parole perché le immagini parlano per noi.

Come diceva il grande Bruno Munari, “non ha senso illustrare un qualcosa che poi già viene spiegato nel testo, tutto ciò diventa ridondante”. E spesso ciò che fa crescere maggiormente la loro fantasia e creatività sono proprio i “silent book”, ovvero gli albi senza parole, solo un susseguirsi di tante illustrazioni, che possono essere lette stravolte reinterpretate. È un mondo davvero magico e per me è come una calamita, ne sono completamente attratta”.

4) Oggi, 28 novembre è un giorno speciale per te. Vuoi parlarcene?

Ci sarà una diretta su Instagram alle ore 19 che verrà lanciata da una mia collega illustratrice, Giulia Pancot, sul proprio profilo e sarà visibile anche nel mio, steciciu.colours. Ho creato una challenge, chiamata "Natale tra racconti e illustrazioni", per accompagnare i bimbi nel periodo dell'avvento e colorarlo con le illustrazioni.

Ho coinvolto 3 colleghe illustratrici del primo corso che feci, Giulia appunto, Martina Musella e Alice Porta, tutte provenienti da altre città italiane, e ciò dimostra quanto l’arte unisca anche persone lontane. Le ragazze sono state subito molto felici della mia proposta e hanno apportato contributi essenziali per la buona riuscita (speriamo!) del progetto.

Abbiamo suddiviso il periodo dell'avvento in 4 settimane dal 1° al 24 dicembre, e per ogni settimana ognuna di noi presenterà uno dei libri a tema natalizio più famosi e ne trarrà una propria interpretazione illustrata.

Presenteremo dal 1° al 4 “Canto di Natale di C. Dickens”; dal 5 al 11 “Il pianeta degli alberi di Natale” di G. Rodari; dal 12 al 18 “Il Grinch” di Dr. Seuss; dal 19 al 24 “Lo schiaccianoci” di E.T.A. Hoffman.

Abbiamo chiesto a chiunque volesse partecipare di condividere i propri lavori utilizzando l'hashtag #NataletraRaccontieIllustrazioni. Ovviamente chiunque può partecipare, non bisogna per forza essere illustratori. Abbiamo aperto le porte anche, e specialmente, ai bambini, che più di chiunque altro credono nella magia del Natale.

La mia idea è quella di creare una community e una rete importante di condivisione e collaborazione, di conoscere nuove realtà e di far circolare un po' di magia. Chiunque voglia unirsi a noi è benvenuto”.

5) Quali sono i tuoi progetti futuri ed eventuali collaborazioni?

Per quanto riguarda me, voglio studiare ed imparare per sentirmi un giorno davvero un'Illustratrice con la I maiuscola.

Ci vuole anche un po' di faccia tosta per proporsi alla case editrici, ed ecco perché ci voglio arrivare preparata. Infatti conto di partecipare al “Concorso Lucca Junior”, dedicato al grande Livio Sossi, che si tiene ogni anno a Lucca.

Per quanto riguarda progetti più consistenti, ho un obiettivo in cui credo moltissimo con Nadia Pisano che, oltre essere una cara amica, credo sia davvero una bravissima scrittrice emergente. Noi ce la metteremo tutta e speriamo di vederci presto in libreria. Mi sto impegnando tanto per affermarmi in questo campo e la strada sarà dura e lunga, ma io non mi arrenderò!”

E noi faremo il tifo per te, carissima Stefy! In bocca al lupo e alla prossima intervista!