Così come avvenuto a livello nazionale, anche in Sardegna il nuovo segretario del Pd proporrà al proprio rivale la presidenza dell’assemblea. Piero Comandini sarà proclamato ufficialmente segretario dem sabato 25 marzo a Bitti, dove si svolgerà la prima assemblea regionale del partito dopo oltre un anno di commissariamento e dopo le primarie del 26 febbraio scorso.

La data è stata confermata dallo stesso Comandini, anche se ancora la convocazione ufficiale non è partita: "La scelta di tenere questa prima assemblea in quei territori ha più ragioni - spiega Comandini - vogliamo sottolineare l'importanza del progetto dell'Einstein Telescope e la nostra attenzione a tutti i territori dell'Isola, alle zone interne in una visione itinerante del partito".

Nell'assemblea Comandini può contare su 66 delegati, contro i 64 a cui si è fermato lo sfidante delle primarie, il consigliere regionale gallurese Giuseppe Meloni. Ma dopo il sofferto esito, con spoglio e conteggi durati diversi giorni, anche le tensioni sembrano essere messe da parte, così come l'ipotesi inizialmente circolata che l'esponente gallurese potesse fare ricorso. Obiettivo: una gestione comune e condivisa del partito. E proprio per "certificare l'importante risultato ottenuto" da Meloni alle consultazioni aperte, il neo segretario, sulla scia di quanto avviene nei Dem a livello nazionale, annuncia di aver chiesto a Meloni di ricoprire il ruolo di presidente.

Ancora nessuna risposta ufficiale, "stiamo dialogando", conferma Comandini. Dal canto suo Giuseppe Meloni fa sapere di "aver apprezzato la proposta del segretario", ma si riserva la decisione. "Condividerò la proposta con chi mi ha appoggiato, con i miei sostenitori, e insieme decideremo cosa fare".