Il 27 e 28 novembre si terrà ad Ollolai Autunno in Barbagia. Un grande classico della stagione barbaricina, in un trionfo di colori, sapori, profumi che rievocano la storia e la tradizione di una terra senza tempo. Il centro di Ollolai sorge sul monte San Basilio, nel cuore della Sardegna, circondato dalla macchia mediterranea. La leggenda vuole che il piccola borgo sia stato residenza di Ospitone, nobile e dux dei sardi barbaricini (così papa Gregorio Magno lo definisce in un'epistola del 594), vissuto nella metà del VI secolo. Una storia, quella di Ollolai, che ci porta indietro al 4.000 a.C., periodo del quale si ha testimonianza nei primi insediamenti umani nel territorio. Antica capitale della Barbagia, in epoca giudicale alla curatoria di Ollolai afferivano i numerosi centri vicini. 

A CONTATTO CON LA NATURA. La sua ricca storia è il segno di un'umanità poliedrica e ingegnosa che ne ha abitato da sempre il territorio. Passeggiando per le vie del centro abitato si respira la storia e la ricchezza della Sardegna. Il borgo, immerso in una cornice di lecci, tassi e querce secolari e arricchito dallo sgorgare di una miriade di sorgenti, è il secondo in tutta l'Isola per altitudine. Un'intreccio di vicoli, costeggiati da antiche case in granito, si dirama attorno alla suggestiva piazza Marconi, dominata dal campanile della parrocchia di San Michele. E' qui che prende forma e vita l'arte dell'intreccio, la cui materia prima, l'asfodelo, cresce rigogliosa nel ricco territorio, vera e propria fucina naturale. 

RICHIAMO DEL PASSATO. Dietro ogni angolo recondito, in ogni scorcio, fra ogni via gli echi del passato risuonano potenti. E così nelle feste paesane assistendo all'arcaica lotta de s'istrumpa sembrerà di tornare indietro nei millenni. E alla mostra de s'iscrarionzu sarà possibile ammirare i cestini di asfodelo, frutto dell'arte sprigionata dalle abili mani delle donne ollolaesi. In questo variopinto ritratto si configura una comunità attiva e operosa, che ne fa un paese ricco di vita e di spiccate personalità, che ha dato i natali, tra gli altri, al culturista e Mister Olympia Franco Columbu. Le iniziative proposte dal Comune e dalle numerose associazioni contribuiscono al dinamico alternarsi di eventi nell'arco di tutto l'anno e ne fanno centro di richiamo per numerosi visitatori.

IL FASCINO DELLA TRADIZIONE. Cortes Apertas rappresenta il palcoscenico ideale per raccontare ai curiosi bellezze e tradizioni del presente e del passato. Un percorso caratteristico alla scoperta di arti e mestieri sopravvissuti alla storia. L'evento si aprirà col laboratorio "Il bosco magico di Alalè", toponimo derivante forse dall'attico, che rimanderebbe al grido di guerra delle antiche tribù della zona prima della battaglia. A questo seguiranno numerose altre mostre fra cui "Impara s'arte nella terra di Ospitone", "Suta custu chelu nostru" e dimostrazioni come quella della lavorazione del formaggio, del pane carasau e dell'asfodelo o ancora della vestizione del costume tradizionale da sposa.

MUSICA E SPETTACOLO. Nel corso della due giorni del 27 e 28 novembre, andranno in scena anche spettacoli ed eventi ludici e di intrattenimento: lo spettacolo etnico con il gruppo "Dilliriana", lo spettacolo itinerante lungo le vie del centro storico con il gruppo "Ballade, Ballade Bois", l'accensione dei fuochi in piazza Marconi e piazza Sant'Antonio, l'esibizione, in chiusura, degli organettisti locali. In uno scenario ricco di epos e intriso di magia sarà possibile vivere una genuina e ricca esperienza di viaggio alla scoperta dei segreti della terra millenaria. 


Foto Pro Loco Ollolai