Il “Festival delle erbe spontanee” è ormai diventato un appuntamento fisso per migliaia di visitatori. Una forte importanza acquisita nel corso degli anni per quest’iniziativa, incentrata sull’etnobotanica e sull’applicazione degli usi delle erbe, inizialmente limitata ad attività didattica per le scuole medie comunali degli anni ’70.

L’edizione numero 35, in programma sabato 6 e domenica 7 aprile, è stata presentata oggi durante una conferenza stampa del direttore dell’Orto Botanico dell’Università di Cagliari, Gianluigi Bacchetta, del sindaco Marco Sideri, e della presidente della cooperativa Diomedea, Lina Podda, che ha curato gli aspetti organizzativi della manifestazione.

 “Con questa edizione arriviamo alla 35a edizione della Mostra delle erbe, un percorso lungo, nato dall'idea del prof. Dino Zedda – queste le parole di Sideri -.  Grazie alla collaborazione con l'Orto Botanico dell’Università di Cagliari e con i ricercatori dell’Ateneo, in questa edizione ci aspettiamo il definitivo salto di qualità, con un impatto decisivo anche sulle ricadute economiche sul territorio. Il nostro auspicio è infatti quello di arrivare a un evento semi-permanente che lavori durante tutto il corso dell'anno e che veda come vetrina principale l'evento di aprile. L'interesse intorno alle tematiche della natura, del mangiar sano e dell'utilizzo delle erbe in cucina e per scopi fitoterapici è infatti in continua crescita e occorre sfruttare nel migliore dei modi questo potenziale”.

Come da tradizione, la manifestazione viene preceduta dalla raccolta delle erbe spontanee del territorio di Ussaramanna e la loro catalogazione, con il supporto di esperti del settore della botanica e dell’agronomia, coordinati dal professor Dino Zedda e dagli esperti dell'Orto Botanico dell’Università di Cagliari.

L’edizione di quest’anno ospiterà gli stati generali della biodiversità in Sardegna, con due tavole rotonde tematiche sotto la guida del Centro Servizi Hortus Botanicus Karalitanus - Orto Botanico di Cagliari, che avranno luogo sabato 6 aprile.

 “In un momento travagliato e di passaggio come quello che stiamo vivendo – ha aggiunto Bacchetta – l'Università di Cagliari ha deciso di farsi promotrice di un incontro al quale hanno aderito tutte le istituzioni che si occupano di Biodiversità in Sardegna. Lo fa nella speranza che insieme si possa fare il punto della situazione, si possano individuare le azioni e i progetti da sviluppare, cercando di stimolare la politica isolana rispetto a queste tematiche trasversali e importanti per il futuro della nostra Isola. Serve un modello di sviluppo sostenibile e la Biodiversità immensa della Sardegna rappresenta il motore e il punto di forza”.

Prevista anche la degustazione di prodotti tipici impreziositi dalle erbe del territorio, preparati dallo Chef Alberto Sanna. Nella stessa giornata si terranno una serie di interessanti laboratori a cura della cooperativa Diomedea sulle erbe spontanee, alcuni dei quali dedicati ai più piccoli, altri per tutte le età.

Al termine della conferenza, ci sarà l’inaugurazione ufficiale della Mostra delle Erbe. Nel pomeriggio spazio alla musica con il concerto a cura di da Raoul Moretti e, in contemporanea, l’aperitivo in cui chef e birrifici artigianali si incontreranno per offrire al visitatore i “fingers food”.

Domenica 7 sarà avranno luogo le escursioni guidate da Massimiliano Deidda e da operatori della cooperativa Diomedea e altri laboratori destinati, in particolare, alla dimostrazione degli usi tintori delle erbe in ambito tessile e per la pittura su tela.

Non mancherà lo show cooking con Leonildo Contis: con il supporto della nutrizionista Valentina Urpi e della Pro Loco di Ussaramanna, i visitatori potranno assistere alla preparazione delle Pardule sia col metodo tradizionale che con metodi innovativi.

La cornice musicale sarà curata dalle launeddas dell’associazione “Sonos antigos”. La serata si concluderà con un aperitivo organizzato in collaborazione con alcuni chef e alcune cantine del territorio e cena a base di erbe curata dalla Pro Loco e dall’Istituto Alberghiero di Villamar.