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Tired Boy Studying In Bedroom
Proteggere i propri figli dai comportamenti a rischio che interessano la fascia degli adolescenti, come il cyberbullismo e il cybercrime, è l’obiettivo che si pone il Progetto “Genitore digitale” promosso dal Bim Taloro in collaborazione con l’Ifos-Master in Criminologia, l’impresa Nuovi Scenari e l’Ufficio IV del Ministero della Giustizia.
Attraverso incontri mirati che coinvolgono i 13 comuni che fanno parte del Bim, si vogliono fornire alle famiglie e agli insegnati strumenti di prevenzione capaci di tutelare i ragazzi che sempre più spesso utilizzano il web.
IL PRESIDENTE DEL BIM GIOVANNA BUSIA “Si tratta di un intervento innovativo per la Sardegna - dice il presidente del Bim Giovanna Busia - orientato a favorire la sinergia tra istituzioni scolastiche e famiglie e a sostenere il lavoro sociale che, quotidianamente, impegna gli operatori sociali dei servizi comunali e delle Asl. Un intervento sovracomunale che contraddistingue anche in questo caso la “politica dell'attenzione” verso le problematiche dell’adolescenza e dei giovani che il Bim porta avanti da anni”.
Le attività avranno inizio il 27 gennaio.
IL DIRETTORE DELL'IFOS LUCA PISANO “Il progetto - spiega Luca Pisano, direttore dell'IFOS - Master in Criminologia - è stato realizzato in collaborazione con l’Ufficio Studi, Ricerche e Attività Internazionali del Ministero della Giustizia, diretto dalla dott.ssa Isabella Mastropasqua. Attraverso “Genitori digitale”, ovvero un gruppo di genitori adeguatamente formati nelle tecniche di prevenzione dei comportamenti online a rischio, si intende creare anche in Italia un network di operatori sociali volontari disponibili a supervisionare le attività online dei ragazzi".
"L’iniziativa - continua Pisano - è già stata realizzata negli Stati Uniti da Parry Aftab, consulente di Facebook, CEO di wiredsafety.org e collaboratrice dell’IFOS, ha ottenuto importanti risultati: la riduzione dei comportamenti devianti manifestati dai minorenni americani nella rete”.
IL DIRETTORE DI NUOVI SCENARI Secondo Pino D’Antonio, sociologo e Direttore di Nuovi Scenari, il progetto si configura anche come uno strumento orientato capace di migliorare e innovare il sistema dell’offerta dei servizi socio assistenziali rivolto agli adolescenti. “Questa iniziativa - conclude D’Antonio - interpreta efficacemente i processi di cambiamento, culturali, nelle relazioni tra pari, nel linguaggio e nelle forme della comunicazione che si registrano tra i nostri ragazzi”.