È stata presentata ad Alghero, nel corso di un incontro partecipato e suggestivo, “La Nit de San Pasqual”, una miniserie web di genere documentario prodotta da Sardegna Live, con il contributo della Regione Sardegna, bando Imprentas dell’Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport, per la regia di Marco Antonio Pani.

Il lavoro racconta, con la voce dei sopravvissuti, la storia del bombardamento anglo-americano che il 17 di maggio del 1943, la notte di San Pasquale, colpì il centro storico di Alghero, uccidendo circa centocinquanta civili, la metà dei quali in tenera età. “La Nit de Sant Pasqual vuole essere un regalo per la città di Alghero - dice Roberto Tangianu, responsabile della produzione di Sardegna Live -. Un omaggio che ha una valenza culturale, storica e che lascia spazio a emozioni e suggestioni. Siamo orgogliosi di aver sostenuto e prodotto un lavoro come questo che da una parte esalta il catalano e che dall’altra aiuta a tenere viva la nostra memoria storica”.

In un’altalena di racconti, foto e filmati d’epoca, musica e animazioni pittoriche, la serie serve anche per ricordare la vita quotidiana del centro storico di Alghero nei tempi andati, quando la semplicità e la solidarietà erano più che valori radicati, l’unico modo di vivere possibile. Il documentario è impreziosito dalla canzone originale di Claudia Crabuzza, che sottolinea con trasporto ed emotività ogni passaggio. La fotografia e le riprese sono di Bruno Cattari, l’animazione pittorica di Paolo Bandinu, mentre l’esperta linguista per l’algherese è Giuliana Portas. La presentazione della miniserie web, organizzata da Sardegna Live, si è tenuta presso l’Enoteca della cantina di Santa Maria La Palma in collaborazione col CSC di Alghero della Società Umanitaria.

“Lavorare a La nit de Sant Pasqual - dice il regista Marco Pani - è stata una sfida nuova per me perché non avevo mai realizzato un documentario pensato per la serialità. Farlo, per raccontare in algherese la storia del bombardamento di Alghero ha rappresentato un po’ la chiusura dl un ciclo iniziato nel 2009 con una lunga serie di interviste a testimoni di quei giorni, testimoni che oggi purtroppo, per la maggior parte, non ci son più. È stato bello raccogliere nuove testimonianze ma allo stesso tempo poter rendere onore a quelle persone valorizzando i loro racconti. Da quel 2009 ad oggi sono stati realizzati altri meritevoli lavori documentari sullo stesso tema, per cui era importante per me trovare una chiave narrativa ed estetica  nuova e diversa e in questo mi ha aiutato moltissimo il fatto di essermi avvalso della collaborazione di Claudia Crabuzza, con la sua canzone Lluna i pols, ispirata a una delle tante storie raccolte durante il lavoro, e appositamente composta come sigla della serie, delle musiche di Fabio Sanna, e delle ispirate animazioni pittoriche di Paolo Bandinu”. 

La serie, realizzata con la collaborazione della Società Umanitaria di Cagliari, Carbonia e Alghero e con le immagini provenienti dall’Archivio della Cineteca Sarda La tua memoria è la nostra storia, andrà online su Sardegna Live ogni lunedì a partire dal 29 novembre.