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Ci troviamo nella terra più antica d’Italia, all’interno del Parco Geominerario, storico e ambientale della Sardegna, incluso nella nuova rete mondiale di Geositi- Geoparchi fondata dell’Unesco.
Lungo i sentieri dei vecchi minatori, dove è ancora possibile percepire echi di una vita passata in un mondo lontano dal nostro, possiamo vivere una delle esperienze più autentiche. Passo dopo passo, ci si immerge completamente, in un’atmosfera dal sapore antico e misterioso che ci regala emozioni difficili da dimenticare. Mare, monti, villaggi fantasma e storia mineraria si susseguono in un percorso che propone 30 tappe ufficiali e vanta un ruolo sempre più importante nel panorama turistico nazionale. Lo scoglio di Pan di Zucchero a Masua, le dune di sabbia bianca e finissima di Piscinas o le affascinanti foreste di Marganai, sono solo alcune delle fermate in un percorso che racconta 8000 anni di storia.
Un viaggio entusiasmante di esistenze che si incontrano e di storie che si intrecciano in quei luoghi incantati che raccontano di un popolo fiero e orgoglioso.
Si cammina, si esplora, ci si mette alla prova. A piedi, a cavallo o in bicicletta, da soli o in compagnia; le anime al passo hanno la piena libertà di esprimere sé stessi come meglio credono.
E’ possibile visitare le chiese consacrate a Santa Barbara lungo tutto il cammino e alla fine della giornata rifugiarsi nelle “Posadas” (in sardo piccolo albergo), dove si può dormire.
Non ci stupisce affatto che, grazie a questo cammino minerario, sia stata realizzata la più grande campagna pubblicitaria a costo zero per il territorio del Sulcis Iglesiente-Arburese Guspinese con effetti positivi per l'intera isola che, di conseguenza, ha presentato una nuova immagine di turismo lento e sostenibile da attuare in tutte le stagioni.
Sardegna Live ha incontrato il Presidente della Fondazione Cammino di Santa Barbara, Giampiero Pinna.
Questa la videointervista