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Tutti in coda per le gite fuori porta dei cagliaritani nella giornata di Pasquetta. Un serpentone di almeno dieci chilometri si è formato all'altezza del famigerato "cantiere della vergogna" sulla Statale 131, la principale strada di collegamento tra il sud e il nord della Sardegna. Il tratto è sempre lo stesso, tra Villagreca e Villasanta, nel medio Campidano: qui i lavori sono fermi da anni a causa di contenziosi tra l'Anas e le ditte appaltatrici, una querelle che si è sbloccata solo nelle ultime settimane.
Ora le opere sono state nuovamente appaltate ma il via libera è costato un lungo braccio di ferro tra l'Anas e la Regione Sardegna. In campo anche la prefettura dopo le ripetute proteste di cittadini e amministratori pubblici: in sede di comitato per l'ordine e la sicurezza si è deciso di adottare la procedura d'urgenza per far ripartire il cantiere.
Le lunghe code di questa mattina hanno fatto infuriare l'assessore regionale ai Lavori Pubblici, Paolo Maninchedda, in prima linea nel forzare la mano all'Anas. L'esponente della giunta sta raccogliendo in queste ore tutte le segnalazioni sui disagi di oggi, anche attraverso la stampa: l'obiettivo, spiega l'assessore, è di denunciare pubblicamente una situazione ormai non più sostenibile con centinaia di cittadini ostaggio di un cantiere infinito.
Ieri mattina in uscita da Cagliari e in tarda serata al rientro: la strozzatura sulla statale 131 nel Medio Campidano, provocata dai lavori infiniti sul tratto Villagreca-Villasanta, già ribattezzato il 'cantiere della vergogna', ha prodotto altri dieci chilometri di coda nel controesodo di Pasquetta. Un lungo serpentone di auto questa volta per tornare in città dopo la tradizionale gita fuori porta favorita in Sardegna dal sole e temperature miti.
Foto Unione Sarda