“L’emozione non ha voce” recita il verso di una delle più belle canzoni d’amore, ma l’impatto che il canto di Peppe Mesina ha avuto nei cuori di tutti si è fatto sentire con forza e intensità

È accaduto a Orgosolo, dove Peppe vive ed è cresciuto, tra i flussi variegati del Supramonte che incornicia bellezza e i colori dei murales stampati sui muri. 

È accaduto in occasione della Festa di San Pietro, organizzata dalla Leva del 1989, quando ha intonato i versi poetici del canto più arcaico insieme al Tenore Untana Vona, scatenando l’applauso più intenso, tra i visi commossi e ammirati. 

Peppe è affetto dalla sindrome di down e questa sua particolarità rende ancora più speciale il valore che qualifica la sua passione. 

Ama il canto sardo, la nostra lingua e il condividere con gli amici l’esperienza che fa di Orgosolo uno dei centri più apprezzati di un’isola fortemente caratterizzata dalla cultura popolare in tutte le sue forme. 

Da ieri e per chiunque l’emozione ha una nuova voce, capace di trasferire in chi l’ascolta la dolcezza di un pugno che scuote l’anima che tace.