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Il canto sardo a chitarra perde un altro dei suoi grandi esponenti: Francesco Falchi. Il cantadore di Ardara è venuto a mancare questa mattina all’età di 78 anni. Una notizia che ha fatto subito il giro degli appassionati di questo genere musicale che hanno avuto modo di seguirlo nei palchi di tutta l’isola e di apprezzare le sue grandi qualità canore.
Nato il 20 luglio nel 1939, già da piccolo si appassiona al canto logudorese. A metà degli anni cinquanta si trasferisce a Porto Torres dove, in maniera quasi inaspettata, esordisce sui palchi delle gare a chitarra. Era il 22 giugno del 1974: festa di San Gavino. Per l’occasione, gli organizzatori decisero di organizzare la gara che vide come interpreti tre mostri sacri come Mario Scanu, Francesco Cubeddu di Bulzi e Mario Firinaiu accompagnati alla chitarra dal bravissimo Michele Senes. Grazie ad alcuni amici del comitato che conoscevano bene le sue doti canore, zio Francesco salì sul palco per disputare quella che fu la sua prima gara.
Da lì il volo. Sono tanti i paesi in Sardegna e non solo che hanno avuto il piacere di ascoltare la sua straordinaria voce. Un carattere semplice e umile, il suo. Cosa che mostrava anche quando era sopra il palco.
Ebbe modo anche di andare in sala d’incisione. Tra queste “Cantos de Logudoro”, insieme al compianto Francesco Cubeddu di Seneghe, il chitarrista Antonio Marongiu e il fisarmonicista Gino Farina. Numerose le esibizioni nella penisola e all’estero. Ha avuto modo di cantare con i grandi esponenti del canto sardo logudorese, facendosi sempre apprezzare dai tanti estimatori che lo hanno sempre seguito e avuto modo di stargli vicino.