Le origini del Carnevale in Sardegna sono remote. Nel regno della libertà, dove tanto è consentito, si stagliano le ritualità sacre delle antiche popolazioni locali che consolidano un patrimonio rimasto integro dopo migliaia di anni.

Domenica 1 Febbraio a partire dalle ore 15.00 le maschere tradizionali della Sardegna centrale animeranno a Teti la grande Sfilata organizzata dal Consorzio Bim Taloro in collaborazione con il Comune ospitante. 

Osservare le arcaiche maschere dell’interno della Sardegna, vestite di pelli, cariche di campanacci o di ossi animali, col volto annerito dal sughero bruciato o coperto da una maschera nera, significa fare un tuffo nella preistoria” dichiara la studiosa Dolores Turchi.

Lo spettacolo in programma nel piccolo centro del nuorese, presentato da Giuliano Marongiu e Roberto Tangianu, interamente ripreso e trasmesso da Videolina, si aprirà con i Mamuthones di Mamoiada, che la Turchi definisce “maschere mute che procedono lentamente in una sorta di danza zoppicante. Hanno le spalle cariche di campanacci.

Sono controllati dagli Issohadores col corpetto rosso messo a rovescio, in segno di lutto. Questi portano con sé un laccio che serviva un tempo per catturare la vittima”. Sos Tumbarinos di Gavoi, uniti in corteo, inonderanno il Corso Italia con i suoni del Carnevale comunitario, aprendo la strada a Sos Maimones e Murronarzos di Olzai.

Sos Colonganos di Austis festeggeranno il decimo anniversario di vita associativa, portando ancora una volta sulle spalle le ossa di animali che nel ritmo cadenzato della danza producono un rumore sordo e meno forte rispetto a quello dei campanacci.

Fonni sarà protagonista con le danze colorate de Sas Mascheras Limpias e l’impeto de S’Urthu e Sos Buddudos che rappresentano alcune delle maschere più spettacolari della Barbagia per l’energia che sprigionano durante le loro esibizioni. Spazio anche a Sos Turcos di Ollolai e a su Harrasehare Lodinesu, che caratterizzeranno il loro passaggio con le peculiarità dell’appartenenza.

S’Iscusorzu di Teti aprirà idealmente gli scrigni del tesoro archeologico che il territorio di Teti conserva da millenni, testimoniando un passato che ricama la ricchezza della nostra storia.

La Presidente del Bim Giovanna Busia e il sindaco di Teti Laila Dearca hanno unito le forze e la passione per far diventare il piccolo paese dell’entroterra barbaricino la capitale del Carnevale isolano che aprirà tutte le feste della Sardegna. In chiusura di manifestazione ci saranno balli e canti sardi in piazza con il gruppo etnico Dilliriana.

 

CONCORSO FOTOGRAFICO "IL CARNEVALE DEL BIM 2015"