Il Centro per la diagnosi e la cura dell’epilessia dell’età evolutiva è stato confermato, per il terzo triennio consecutivo, centro d'eccellenza e centro di riferimento nazionale. Il riconoscimento è arrivato nei giorni scorsi alla struttura che fa parte dell'Unità operativa complessa di Neuropsichiatria infantile dell'Aou di Sassari diretta da Stefano Sotgiu.

L’importante riconoscimento che ha valore triennale, è stato attribuito dalla Lice ( Lega italiana contro l'epilessia), la massima società scientifica in questo ambito, accreditata a livello internazionale e viene dopo quelli ottenuti nel 2011 e nel 2014. Un risultato importante che mette in luce il lavoro portato avanti dagli specialisti sassaresi in oltre vent'anni di attività, che premia la qualità e la quantità delle prestazioni assistenziali erogate al paziente affetto da epilessia, oltre che per la produzione scientifica prodotta in questo ambito.

Anche questa volta il Centro, coordinato da Susanna Casellato, è passato attraverso una serie di criteri di valutazione che tengono conto della storia della struttura, del personale medico e infermieristico impegnato, delle dotazioni strumentali utilizzate, delle collaborazioni con altre strutture, dell'organizzazione assistenziale e dei volumi di attività. Sin dal 1995 Dal 199 il Centro per la diagnosi e la cura dell'epilessia dell'età evolutiva segue pazienti dai primi mesi di vita fino ai 18 anni.

«In Sardegna sono circa 10mila le persone affette da epilessia – ha affermato la coordinatrice del Centro – e oltre 5mila sono i pazienti che ne soffrono in età evolutiva. Una enormità, numeri che rendono questa patologia seconda soltanto alla cefalea. A Sassari vengono seguiti circa 2mila pazienti e registriamo due nuove diagnosi a settimana. L'epilessia – ha aggiunto Casellato – è un disturbo neurologico tra i più comuni in età evolutiva e con diversi gradi di gravità imputabili alle differenti eziologie, genetiche, strutturali, metaboliche, spesso multifattoriali».

Soddisfatto del risultato anche Stefano Sotgiu (direttore dell'Unità operativa di Neuropsichiatria infantile) che ha sottolineato come questo sia «il frutto di un lavoro svolto con grande professionalità e passione davvero non comuni».

Una équipe affiatata composta, oltre che da Susanna Casellato, anche dalla collega Delia Simula, dai tecnici di neuro fisiopatologia Giovanni Lutzu e Maria Fadda e dai ai medici in formazione che di volta in volta si avvicendano all'interno del Centro.

«Un'eccellenza che – ha rimarcato la direzione aziendale – è il riconoscimento dell'attività svolta in questi anni e che garantisce un'assistenza sanitaria di alto profilo. In questo modo i piccoli pazienti e i loro genitori possono affidarsi con serenità alle cure e al supporto di specialisti di comprovata esperienza».