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Lettera aperta del Commissario Straordinario della ASL 3 di Nuoro Mario Palermo
Ad 80 giorni dal mio insediamento quale Commissario Straordinario della ASL 3, sento la necessità di dare informazioni circa l'attività e gli indirizzi della nuova dirigenza aziendale, non solo a tutti gli operatori, ma anche ai pazienti ed alla popolazione che della sanità sono i principale attori.
La ASL di Nuoro è una Azienda sana, ricca in competenze e professionalità, con grandi potenzialità di miglioramento a condizione che la gestione sia legata ad una visione manageriale moderna, attenta in primo luogo alla richiesta di buona sanità della gente, ma anche a criteri di efficienza ed efficacia nella gestione della cosa pubblica.
La sanità è fatta da professionisti, medici, infermieri, operatori socio-sanitari, tecnici etc, tutti importanti e di pari dignità, interdipendenti nella loro attività. Sbaglia chi dovesse credere che una macchina così complicata e complessa possa efficacemente agire senza l'apporto di tutti gli operatori, così come risulta importante ed incoraggiato da questa Direzione il rapporto leale e collaborativo con i sindacati ed associazioni di volontariato e dei pazienti che seriamente vogliano contribuire al bene comune e non all'interesse particolare. Essenziale è il clima di collaborazione con gli amministratori del territorio.
Paradossalmente il ricevere quotidiane segnalazioni di disfunzioni, preoccupate lettere di operatori timorosi per il posto di lavoro, richieste di aiuto da parte dei responsabili di struttura per acquisire nuovo personale e /o strumentazione, mi incoraggia a credere che, poiché tali problematiche non si sono certamente sviluppate negli ultimi due mesi, si percepisca un nuovo clima per un corso guidato unicamente da un corretto ed imparziale approccio ai problemi senza personalizzazione o favoritismi, con regole semplici, chiare e verificabili.
E' questa la spiegazione da dare, per esempio, a quegli operatori dell'ausiliariato, assunti con contratto “a progetto” nel periodo dicembre 2013 e gennaio/febbraio 2014, della durata di un anno, che non hanno avuto un prolungamento dell'incarico. Evidentemente chi ha concepito tale progetto non si è preoccupato di spiegarne la temporaneità. Il progetto è stato utile a vari livelli e per varie ragioni, ma non è prorogabile.
La Direzione vuole avere della sanità nuorese una visione di insieme, ospedale e territorio, reparti ospedalieri di eccellenza ed assistenza domiciliare. Il lavoro di questi due mesi è servito soprattutto a questo. Conoscere per capire ed agire. Molto si è fatto e si sta facendo ed ora si intende cambiare decisamente passo, agendo profondamente sulla organizzazione sia territoriale che dei presidi ospedalieri. E' chiara la sofferenza di molti reparti, così come la intollerabile lunghezza delle liste di attesa. Si sta procedendo alla valutazione dello stato del personale e della sua distribuzione con l'intento di riequilibrarne la presenza nelle singole unità operative, con maggiore urgenza dove più necessita.
Nel brevissimo periodo si spera si apprezzeranno i risultati. Si sta approntando un piano per la medicina territoriale, riorganizzando i servizi e predisponendo la novità della “Casa della Salute” e degli “Ospedali di Comunità”, strutture previste nella nuova organizzazione sanitaria regionale, non dimenticando la riabilitazione e le strutture per il disagio mentale. Non meno importante la lotta alle malattie veterinarie ed alla peste suina, che tanto danno arrecano alla nostra economia.
Non si può negare che molto tempo è stato dedicato alla gestione, meglio forse sarebbe dire, a ri-acquisire la gestione, del Project Financing, che ha grande influenza nella vita della ASL. Se, come già detto in altre sedi, credo che il P.F. non sia un mostro, penso anche però che può diventarlo se non dovutamente controllato; si deve quindi lavorare per far si che sia una risorsa, ma anche in questo caso è necessaria applicazione, com