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Una seduta solenne del Consiglio comunale di Sassari al Teatro Civico per celebrare il “Giorno del Ricordo”. “Ragazzi, non giudicate dalla facciata. A me è successo. Bimba di pochi anni, esule, sono stata giudicata perché diversa. Qualunque sia il vostro credo politico, tenete sempre presente il rispetto per l'essere umano, chiunque esso sia”, questa la testimonianza di Marisa Brugna, esule istriana.
Un altro momento emozionante è stato il racconto di Sebastiano Serra, che ha perso il padre carabiniere nelle foibe. Un appuntamento voluto dall’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Nanni Campus e alla quale sono state invitate le scuole superiori della città, che, oltre alle testimonianze, hanno potuto seguire una lezione della dottoressa di ricerca in Storia Moderna e contemporanea dell'Università di Cagliari, Margherita Sulas, che ha permesso di capire i fatti accaduti tra il 1943 e il 1945, e successivamente, nel nord-est dell'Italia.
Per il presidente del Consiglio Maurilio Murru è stata “Un'opera di civiltà, rendiamo il giusto riconoscimento alle vittime del massacro delle foibe e dell'esodo guiliano-dalmata”
“Oggi è più che mai opportuno – aggiunge Murru – il coinvolgimento delle scuole e degli studenti, affinché la storia sia finalmente conosciuta e non più dimenticata . Le scuole sono quindi anche oggi un indispensabile punto di partenza» .
Il vescovo Gian Franco Saba si è rivolto ai giovani presenti e ai loro docenti perché “La scuola sia una scuola che lavora contro l'indifferenza, che faccia memoria e tramuti tutto ciò in azioni concrete”. I
Il primo cittadino ha ricordato che fu un presidente della Repubblica sassarese, Francesco Cossiga, il primo, dopo oltre 40 anni dai tragici fatti, a recarsi alla foiba di Basovizza e a inchinarsi per chiedere perdono alle vittime per l'oblio che per troppi anni aveva nascosto quella strage e quell'esilio. “Negazionismo, disinformazione, indifferenza sono i frutti di una faziosità che ancora oggi non consentono di rendere giustizia alle vittime di quella enorme tragedia” ha concluso il primo cittadino.
Importanti anche gli interventi dei Consiglieri Manuel Alivesi e Giuseppe Mascia. Sul palco anche una sedia rossa, che accompagna le iniziative dell'Amministrazione dal 25 novembre, e rappresenta sia tutte le vittime di femminicidio sia tutte le donne che, nei secoli, hanno subito ogni tipo di sopruso.