Tariffe esose e servizio inefficiente. Oristano si 'pente' dell'adesione al gestore unico del servizio idrico Abbanoa, decisa qualche anno fa dalla Giunta di centrodestra guidata da Angela Nonnis, e medita di tornare al passato, cioè alla gestione diretta.

Per capire se ci sono le condizioni per farlo, il Consiglio comunale ha approvato all'unanimità la mozione di quattro consiglieri di opposizione che prevede l'istituzione di una commissione speciale per valutare appunto la possibilità di uscire dalla gestione unica di Abbanoa per tornare a gestire in proprio il servizio.

La mozione impegna inoltre il sindaco Guido Tendas e la Giunta comunale a verificare la legittimità del deposito cauzionale chiesto agli utenti da Abbanoa e a chieder comunque al gestore unico la sospensione del pagamento.

Nel corso del dibattito che ha preceduto la votazione, è stato ricordato che Oristano non ha mai avuto problemi di approvvigionamento perchè si riforniva dalle fonti del Montiferru delle quali era proprietaria e che la gestione comunale era efficientissima potendo contare su squadre di pronto intervento che in caso di necessità entravano in azione anche di notte e nei giorni festivi.

Sul ritorno alla gestione diretta si sono però mostrati scettici l'assessore alla Programmazione Giuseppina Uda e lo stesso sindaco Guido Tendas. Secondo l'assessore Uda, gli standard del servizio sono molto cambiati rispetto al passato e bisogna capire se i nuovi costi sono sostenibili dal Comune, mentre il sindaco Tendas si è detto fiducioso sulla possibilità di dialogare con Abbanoa, grazie anche al maggior peso dei Comuni nel nuovo ente regionale delle acque, per ottenere un servizio più efficiente e tariffe meno esose.