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Il Coro di Nuoro presenta Ninna nanna de Anton’Istene – Malos bisos e tancas fioridas: un corto d’animazione nato dalla collaborazione fra il Coro di Nuoro e Paolo Fresu, con la regia e i disegni di Manuelle Mureddu.
Si tratta di un piccolo film illustrato e animato in cui il Coro di Nuoro, accompagnato dalla tromba di Paolo Fresu, interpreta la sua storica ninna nanna musicata nel 1975 da Gian Paolo Mele.
L’opera nasce come un omaggio allo storico direttore del Coro e vede il coinvolgimento di numerosi illustri personaggi della cultura sarda: dallo stesso Gian Paolo Mele al grande poeta Antioco Casula (noto Montanaru), da Paolo Fresu a Manuelle Mureddu.
Il progetto ha l’ambizione di elevare ulteriormente la capacità di produzione artistica e culturale di quella scuola corale detta nuorese che tanta importanza ha acquisito in Sardegna negli ultimi decenni.
Domenica 22 dicembre alle 18, nell’auditorium del Museo del Costume di Nuoro si terrà la presentazione e la proiezione per il pubblico.
Ninna nanna de Anton’Istene – Malos bisos e tancas fioridas
Ninna nanna de Anton’Istene – Malos bisos e tancas fioridas è un corto d’animazione nato dalla collaborazione fra il Coro di Nuoro e Paolo Fresu, con la regia e i disegni di Manuelle Mureddu.
Si tratta di un piccolo film illustrato e animato in cui il Coro di Nuoro, accompagnato dalla tromba di Paolo Fresu, interpreta la sua storica ninna nanna musicata nel 1975 da Gian Paolo Mele.
L’opera che avete davanti è la stratificazione di tante vicende umane e artistiche. In primo luogo quella di Gian Paolo Mele, autore della musica, che in una terribile notte di luglio del 1975 perse il suo primogenito ancora in fasce. Per dare un senso a quel dolore, forse per tentare di comprenderlo, Gian Paolo decise di dargli una forma. Ciò che rese la sua scelta straordinariamente struggente fu la decisione di costruire il proprio spartito sulle parole di una ninna nanna, una poesia scritta dal grande Antioco Casula che, dopo aver conosciuto il medesimo dolore, aveva messo in versi, nei primi anni ’30, tutte le sue speranze per il suo ultimo figlio appena nato.
La canzone, eseguita dal Coro di Nuoro di cui Gian Paolo era direttore, ebbe un grande successo e fu ripresa da diversi musicisti tra cui Gian Maria Testa, Marisa Sannia e Paolo Fresu.
Il Coro di Nuoro, su iniziativa di Francesco Mele, figlio di Gian Paolo, a un anno dall’ultimo saluto al suo direttore ha capito che quell’intreccio di storie non aveva ancora esaurito il suo corso: a Paolo Fresu è stato chiesto di tornare di nuovo sul brano, e lui lo ha fatto con un’interpretazione indimenticabile in cui la sua tromba avvolge di dolcezza le voci dei cantori. Manuelle Mureddu, disegnatore nuorese di chiara fama, trasforma la musica in immagini delicate e toccanti: il risultato è un piccolo gioiello d’animazione.
Il Coro del 1977 si alterna a quello del 2018.
Gian Paolo intona. Suo figlio Francesco, a distanza di 41 anni, risponde.
Il Coro di Nuoro nasce nel 1952. Primo fra i cori sardi, è l’iniziatore di quella tradizione canora che gli studiosi chiamano coralità di scuola nuorese. L’occasione è quella delle prime trasmissioni radio-televisive che incentivavano, nel dopo-guerra, lo studio e il recupero del patrimonio etno-musicale popolare.
Dopo il successo della fortunata trasmissione Il Campanile d'Oro del 1955, il Coro inizia un’intensa attività che lo vede presente in occasione dei più prestigiosi appuntamenti di cultura e musica popolare al mondo: Stati Uniti, Canada, Egitto, Spagna, Francia, Galles, Germania (Est e Ovest), Svizzera, Belgio, Olanda, Svezia, oltre che in tutte le grandi città italiane.
Dal 1963 al 2018 Il Coro è stato diretto dal maestro Gian Paolo Mele Corriga, insignito nel 1981 del titolo di Maestro del Folklore, riconoscimento appositamente istituito dall’Ente del Turismo.
Sotto la sua guida e le sue scelte ispirate alla più antica tradizione del canto a tenore e della musica popolare sarda, il Coro e il suo direttore hanno conseguito innumerevoli riconoscimenti in occasione di raduni, feste, convegni, giornate di studi e concerti in tutto il mondo.
Nel febbraio del 2018 Gian Paolo Mele è venuto a mancare lasciando a suo figlio Francesco l’eredità della direzione e a tutti i coristi l’impegno di custodire il suo amore per la musica sarda e il profondo rispetto dell’ispirazione popolare.