“Il sito del ministero dei beni culturali per l’expo 2015 è la rappresentazione più eloquente di un governo di ignoranti e strabici, incapaci di qualsiasi attenzione alla Sardegna. L’expo si conferma strumento di affari per pochi e di grave discriminazione territoriale. Non bastava la valanga di miliardi di euro che si stanno spendendo nelle regioni forti, ora arriva anche la promozione culturale che cancella totalmente la Sardegna. La pochezza messa in campo con il sito Verybello è quanto di più scandaloso il ministero della pseudo cultura potesse presentare all’opinione pubblica. Aver totalmente ignorato la Sardegna e aver richiamato solo due casi, la simulazione artificiale di Sardegna in miniatura e un’offerta jazz, che niente ha a che vedere con le tradizioni popolari sarde, significa aver gravi limiti anche sul piano delle più elementari conoscenze culturali. Ci sarebbe da domandarsi chi ha realizzato quel sito, quanto è costato e soprattutto perché si prendono cantonate di quel livello ignorando del tutto l’isola da sempre cuore del turismo. Per questa ragione il ministro dei beni culturali, dopo aver nominato un esperto di carbone e alluminio all’ente lirico di Cagliari, deve rispondere in parlamento di tale scandalosa gestione del ministero. Lascia davvero senza parole un atteggiamento talmente gretto e ignorante che mal si concilia con la rappresentazione della cultura a livello mondiale. Il governo ne risponda e ponga immediatamente rimedio a questa vergogna”.

Lo ha detto il deputato sardo Mauro Pili che ha presentato un’interrogazione al Ministro dei Beni culturali Franceschini sulla vicenda che ha visto la Sardegna “totalmente esclusa dall’offerta storica e culturale per l’expo 2015”.

“Altro che portare i Giganti all’expo o al Quirinale – ha continuato Pili -, questi signorotti della cultura fatta a suon di proclami non gli riconoscono nemmeno la dignità di un sito istituzionale di promozione. Un governo che dovrebbe vergognarsi dell’assoluta mancanza di rispetto nei confronti della civiltà nuragica e della straordinaria cultura popolare e delle tradizioni della Sardegna. E’ semplicemente inaccettabile che si sia omessa la sagra di S.Efisio, così come la stessa mostra dei Giganti di Mont’ e Prama, ignorata Barumini e tutta la civiltà nuragica, azzerate le tradizioni popolari, cancellato il premio Nobel Grazia Deledda. Siamo dinanzi a denari buttati a destra e a manca per elargire prebende pro expo ma con una dose ciclopica di pressapochismo disarmante. Il ministero ponga rimedio subito e cessi questo atteggiamento superficiale e menefreghista nei confronti della storia e della cultura della Sardegna”.

 

(Foto d'archivio)