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Avevano appena terminato di mungere, sono usciti dall’azienda agricola e hanno imboccato la Statale 389 quando sono stati fermati immediatamente da un posto di blocco della Polizia.
Protagonisti della vicenda sono Gigi Sanna, uno dei volti più conosciuti in Sardegna, allevatore e leader degli Istentales, e uno dei dipendenti, originario di Galtellì, che vive e lavora a Badde Manna, la località in cui ha sede l’azienda del cantautore nuorese.
Gli agenti hanno contestato ai due il mancato utilizzo della mascherina e hanno proceduto alla stesura e immediata notifica del verbale.
“Ho spiegato ai poliziotti - racconta Gigi Sanna - che con il mio dipendente condividiamo la stessa casa e gli stessi spazi, lavoriamo e mangiamo insieme ogni giorno. È da mesi che praticamente non abbiamo vita sociale e le nostre giornate sono solo casa e impegni di lavoro. Le mascherine erano proprio sul cruscotto”.
A nulla sono valse le dichiarazioni del cantante: gli agenti hanno proceduto a verbalizzare il corrispettivo della violazione per un totale di 800 euro di multa.
“Siamo praticamente alla fame. Sono due verbali che non posso pagare. Siamo chiusi da mesi, non stiamo guadagnando nulla e anche noi soffriamo la crisi economica. Io mi appello al Presidente della Regione e al prefetto di Nuoro - dice Gigi Sanna -. Soldi non ne ho e non vado a rubare per pagare questa multa, perché sono una persona onesta. Nessuno può mettere i piedi sopra la mia dignità.”
Il leader degli Istentales, con un gesto dettato dalla disperazione, preso il verbale con un accendino ha dato fuoco mandando in fumo il documento notificato dalla Polizia.
“Non voglio che il mio messaggio venga frainteso. La mascherina va sempre indossata, anche in auto con persone che non fanno parte dello stesso nucleo familiare. Il mio dipendente fa parte della mia famiglia e per questo motivo trovo ingiusto quello mi è capitato”.