Il villaggio del Taloro è al centro di un giallo che ha risvegliato un certo interesse popolare, portando attenzione in un luogo assaltato dai vandali. La chiesa, eretta nel punto più alto dell'ex-abitato sarebbe stata in tempi recenti un punto di incontro per i seguaci di Satana e sede ideale per la celebrazione di messe nere.

Ad alimentare le voci, con timore e sospetto, i disegni scoperti all'interno del luogo di culto che hanno per soggetto icone sataniche, scene che rappresentano sacrifici umani, simbologie che ad alcuni sono apparse di indubbia attribuzione al male che vuole sovvertire il bene. C'è chi ha cominciato a ricordare di aver visto luci brillare all'interno della Chiesa in certe notti della scorsa estate, altri giurano di aver incrociato strani personaggi che si aggiravano a piedi nei sentieri circostanti il luogo di culto sconsacrato e in orari insoliti.

LA SPIEGAZIONE A riportare il sereno sono alcuni sacerdoti. Don Francesco Tamponi, responsabile dei beni ecclesiastici della diocesi di Tempio, e studioso di questi fenomeni, visionando quelle rappresentazioni, la vede diversamente. «Penso che la chiesa abbandonata sia in realtà un luogo di aggregazione giovanile con aspirazioni ribelliste. Chi ha realizzato quei disegni dovrebbe venire allo scoperto perché ha un'ottima mano artistica. Aderisce o si è ispirato alla cultura grunge che nasce dopo l'esperienza del gruppo musicale Nirvana e si articola in due grandi gruppi post punk e orientamento emo. Il grunge è un'evoluzione di queste due articolazioni che si è poi trasformata in corrente artistica. Si riprendono modelli iconografici del così detto satanismo musicale, di derivazione heavy metal. C'è il tentativo di uscire da una cultura omologata che coinvolge adolescenti o poco più grandi attraverso la contestazione».

PIANO DI RECUPERO Il villaggio del Taloro era abitato dalle famiglie dei tecnici e dei funzionari insediati per costruire la centrale idroelettrica dell'Enel. «Il villaggio del Taloro è stato riacquisito a patrimonio del Consorzio Bim con la mia presidenza - spiega Giovanna Busia -. Vogliamo restituirgli l'antico splendore e siamo aperti a manifestazioni di interesse, anche da parte di privati, pur di avviare un serio progetto di riqualificazione».

Il sindaco di Ovodda Cristina Sedda rinforza il concetto di valorizzazione e chiede che il progetto di recupero intervenga anche sui tralici inutilizzati che deturpano il paesaggio. «La Finanziaria del governo Renzi prevede che tutto ciò che è imbullonato a terra e che prima creava un imponibile per l'Imu ora sia esente dall'imposta comunale facendo un regalo sottobanco alle grandi aziende. Nel silenzio si agisce creando perdite economiche importanti per i piccoli paesi e questo è assolutamente inconcepibile».