Gli ingredienti della felicità? Per qualcuno un panino con un bicchiere di vino… ma anche un buon goulasch con un boccale di birra hanno il loro perché!

Se come contorno aggiungiamo tre poliedrici musicisti che ci accompagnano con variopinte e variegate realtà musicali… la cena è servita e il sorriso garantito, sia per qualche minuto sia per tutta la sera.

Il circolo Stammtisch gestito dall’inossidabile Karl Heinz è, da più di 37 anni, un riferimento nel centro di Cagliari per tutti: dallo studente in cerca di uno spuntino a prezzo popolare al lavoratore che sta smontando (o magari montando in turno), dai turisti desiderosi di raccontare o di ascoltare storie ai vecchi amici -talora ex commilitoni della base di Decimomannu- che passano per un saluto, una partita a scacchi o eine kleine Auffrischung der deutschen Sprache (ovvero un piccolo ripasso di lingua tedesca). E ovviamente ein Bitburger, bitte, la celebre birra bionda prodotta proprio vicino Killburg, paese natale di Karl nella valle della Mosella.

La serata del giovedì è ormai appuntamento fisso con un evento musicale dal vivo. Questo 8 febbraio il pubblico ha potuto apprezzare le atmosfere sonore del trio Cuentos: Massimiliano Viani al violino, Marta “Drums” Dessì alle percussioni ed Eliana Melis chitarra e voce.

Passate da poco le 22, tra il risuonare di piatti, posate e boccali, si accordano gli strumenti e si dà il via… alle danze! Aprono la serata due gighe, che ci trasportano in un’atmosfera un po’ irlandese e un po’ da nave pirata.

Ci spostiamo nell’emisfero sud, in Argentina, con esecuzioni in stile tango: In cerca di te e La felicità di Simona Molinari, una sensuale Mil pasos (che Fiorella Mannoia e Chiara Galiazzo hanno eseguito in italiano col titolo di Mille passi) e Tuyo di Rodrigo Amarante.

I poliedrici Cuentos, con la voce di Eliana, intonano quindi Je vais (“Io vado”), dolce canzone francese che sembra provenire dalle strade di Montmartre, seguita dalla celeberrima Me so ‘mbriacato, del cantautore romano Mannarino.

Nel mentre il padrone di casa Karl, col formidabile supporto di Monica ed Anita, canta, chiacchiera e gira tra i tavoli portando le sue specialità tedesche (würstel, goulasch, omlettes e leberkäse le più gettonate), accompagnate ovviamente da birre per tutti i palati: bionde, scure, rosse e weizen!

La Ballata dell’Amore cieco ci introduce al “ciclo di De André”, Fiume Sand Creek e La guerra di Piero (che di questi tempi ci invitano più che mai a riflettere sulle atrocità della guerra), Via del campo (caruggio genovese teatro di amori mercenari, di illeciti commerci e di poesia), Se ti tagliassero a pezzetti -inno alla libertà-, La città vecchia col suo ritmo da mazurca, la solare Il Pescarore e la più “tragicamente” umana Un giudice.

I Cuentos accompagnano i saluti finali con It’s wonderful (di Paolo Conte) e la dolce-amara Ma che freddo fa (successo di Nada). Dalla nostra Arcadia ove siamo evasi alle 21 guardiamo l’orologio: sono quasi le 2 del mattino! Nonostante la contemporanea diretta televisiva del Festival di Sanremo, nella Città del Sole tanti avventori hanno invaso il circolo Stammtisch per un altro genere di spettacolo, più familiare, capace di regalarci più di due ore di evasione -tra balli, canti e convivio- … e che (a differenza del Festival) non renderebbe visto in replica su un telefonino o dal computer. Tra i presenti, una radiosa nonna di 90 anni, rimasta (senza il minimo cenno di stanchezza) fino alla fine dello spettacolo! È proprio vero che la giovinezza è uno stato mentale che… mantiene giovani (dentro) e fa invecchiare bene (fuori)!

In questi momenti ritorna in mente che la felicità è un percorso più che una destinazione, che ha più senso se condivisa e che è una scelta quotidiana, non un’assenza di problemi ma piuttosto una soluzione per affrontarli.

Siamo giunti ai brindisi finali (un apfelkorn, liquore alla mela fatto in casa leggero e delizioso, un assenzio alle erbe, un più tradizionale mirto/limoncello… o un più semplice caffè) e la musica è finita… ma solo per questa sera!

Il circolo Stammtisch, infatti, ci aspetta a partire dalle 21, dal martedì al sabato. Per gli eventi live: il 16 febbraio Cristina Lampis ci delizierà col suo sassofono; il 22 febbraio l’atmosfera sarà spostata un po’più ad oriente, con un’intrigante esibizione di un duo di danza del ventre; il 29 febbraio danzeremo tutti sotto un po’ di cielo e tanta musica d’Irlanda. Accorrete numerosi: quel giorno capita solo una volta… ogni quattro anni!