Il gruppo folk Santu Predu di Nuoro compie cinquant’anni.

Un anniversario importante da celebrare nel migliore dei modi per quella

che di fatto era ed è ancora una grande famiglia.

Un modo per stringersi al rione (quello dei pastori di Sattiana memoria) dove il sodalizio ha mosso i primi passi per poi abbracciare non solo idealmente la città in una festa scandita da diversi momenti che avrà la giornata clou sabato 3 giugno con mostre, incontri, dibattiti e momenti conviviali.

E naturalmente tanta musica ad accompagnare il ballo.

Per l’anniversario il gruppo vara anche un nuovo logo e un docufilm è in preparazione della regista Vittoria Soddu.

Il gruppo guidato dal presidente Antonio Musina appare decisamente in salute. Il ricambio generazionale c’è stato con molti giovani che anche in questi anni si sono avvicinati alle attività del gruppo, ma allo stesso tempo la continuità è stata garantita da alcuni componenti storici, vera memoria e dna nuorese e riferimento di una formazione che ha tra la chiesa del Rosario e la sede di piazza Salvatore Satta il suo quartier generale.

Guardando indietro le le persone che hanno gravitato nel gruppo sono tantissime così come le esperienze vissute.

Basta sfogliare l’album dei ricordi ed emerge veramente un pezzo di Nuoro.

Tutto inizia nel 1973 quando i giovani del rione trascorrono le serate danzando il ballo sardo in piazza del Rosario e nelle salette della parrocchia, piuttosto che andare a fare “vasche” al corso, già con la consapevolezza dell’importanza di questa espressione popolare e del canto a tenore visto che alcuni di loro frequentavano la “Scuola di Tenore” a cura del compianto Armando Pira.

Una figura fondamentale che ha dato stimoli e incoraggiato la formazione del gruppo Santu Predu è stato sicuramente Don Salvatore Floris, allora parroco del Rosario, che oltre a dare l’incarico per le prime uscite pubbliche accoglie la richiesta per la disponibilità dei locali parrocchiali dove di fatto si costituisce il gruppo folk. “

“Santu Predu è anche oggi immagine e testimonianza di un saldo attaccamento alle proprie radici. Il mantenimento degli usi e dei costumi, dei valori antropologici e della loro divulgazione, sono gli scopi principali che l’associazione si è prefissata, attraverso la sua poliedrica attività”, dice il presidente Antonio Musina.

L’ultimo periodo è stato caratterizzato da una attenta ricerca, riscoperta e riproposizione verso gli originari balli della comunità nuorese. Per il cinquantesimo anniversario la designer Giorgia Careddu ha messo a punto un nuovo logo, mentre un’altra importante novità arriva dal cortometraggio in lavorazione diretto da Vittoria Soddu sui 50 anni di vita del gruppo folk Santu Predu.

Un progetto partecipato, dove molti componenti del gruppo Santu Predu, dalla sua fondazione a oggi, hanno accolto l’invito a condividere la propria esperienza per tracciare un racconto collettivo che percorre le esperienze di diverse generazioni.

Si è deciso di dare particolare importanza alla documentazione di testimonianze orali, raccogliendo numerose interviste come primo passo nella produzione di un cortometraggio documentario.

L’obiettivo del film sarà quello di trasmettere le motivazioni che tengono insieme un gruppo, le sue peculiarità stilistiche nel ballo e nel costume, con un attento riuso dei materiali d’archivio fotografici e in pellicola.