"Devo constatare, con grande rammarico, che ad oggi la Regione Sardegna non ha provveduto ad apportare le dovute modifiche alle disposizioni della legge regionale concernenti il trattamento economico dei direttori generali delle aziende sanitarie. Ho pertanto chiesto al ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie di intervenire nei confronti del presidente della Regione Sardegna perché quest'ultimo voglia garantire, quanto prima, il perfezionamento dell'iter legislativo di modifica della legge regionale, ripristinando il rispetto del principio di leale collaborazione che, come riconosciuto in più occasioni, e anche di recente dalla Corte Costituzionale, costituisce il principio cardine cui devono sempre ispirarsi i rapporti tra lo Stato e le Regioni".

Cosi' il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, rispondendo al question time alla Camera in merito al trattamento economico dei direttori generali delle aziende sanitarie locali.

"Con nota del 30 settembre 2016 - spiega Lorenzin- indirizzata alla presidenza del consiglio dei ministri - dipartimento Affari Regionali, l'ufficio legislativo del ministero della Salute aveva formulato una serie di rilievi di costituzionalità nei confronti della legge della Regione Sardegna 27 luglio 2016, n. 17; erano state, tra le altre, censurate anche le disposizioni concernenti il trattamento economico dei direttori generali delle aziende sanitarie della Regione, in quanto non rispettose dei parametri stabiliti a livello nazionale per la determinazione dei compensi (disposizioni censurate, peraltro, anche dalla Ragioneria Generale dello Stato. A seguito di tali rilievi, fa sapere Lorenzin, il presidente della Regione Sardegna "con nota del 3 ottobre 2016, aveva comunicato al ministero della Salute e al dipartimento Affari Regionali della presidenza del consiglio dei ministri che 'la giunta regionale della Sardegna si impegna ad adottare e proporre al consiglio regionale le modifiche normative richieste dal ministero della Salute'".

Conclude Lorenzin: "L'ufficio legislativo del ministero della Salute, nel prendere atto dell'impegno assunto dal presidente della Regione Sardegna aveva pertanto comunicato, con nota del 4 ottobre 2016, al dipartimento Affari Regionali della presidenza del consiglio dei ministri di desistere dalla richiesta di impugnativa della legge regionale che non è stata, quindi, impugnata dal governo".


LA RISPOSTA DELLA REGIONE SARDEGNA: "LORENZIN MALE INFORMATA SUI COMPENSI DEL MANAGER ASL"

La risposta all'interrogazione del deputato Roberto Capelli "è presumibilmente basata su informazioni inesatte date alla Ministra Lorenzin, dovute, probabilmente, ad una lettura per lo meno superficiale delle note ufficiali intercorse tra la Presidenza della Regione e il Ministero. Mai, infatti, il Presidente Pigliaru ha assunto l'impegno di rivedere la parte della legge che riguarda i compensi dei direttori generali delle aziende sanitarie".

Lo precisa la Presidenza della Regione Sardegna in merito alla bacchettata del ministro della Salute Beatrice Lorenzin in merito ai compensi dei manager della sanità sarda, ritenuti dal dicastero troppo elevati.

"Con nota inviata il 3 ottobre del 2016 - spiega la Presidenza della Regione sarda - il Presidente ha assunto (come è ben evidente nel terzo capoverso della seconda pagina della stessa nota) l'impegno di rivedere la legge 17 (istitutiva dell'Ats) nella parte che riguardava la composizione dei collegi sindacali e, nel rispetto della parola data, questo è avvenuto con la legge 32 approvata il 5 dicembre, come concordato con il Ministero della Salute". 

Invece, nella stessa nota, il Presidente ha ribadito, con forza, la legittimità della legge regionale, compresi gli articoli 13 e 17, oggi impropriamente richiamati. Sullo stesso argomento aveva espresso dubbi il Ministero della Economia e Finanze, attraverso la Ragioneria generale dello Stato: dubbi rientrati e non più reiterati a fronte delle medesime argomentazioni esposte nella nota indiriz