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Aprirà i battenti il 05 Gennaio a Flussio il Museo dell’Asfodelo, situato presso la ex Casa Comunale in Via Nazionale.
L’allestimento, realizzato sotto la direzione del Dott. Pier Tonio Pinna, archeologo, da anni impegnato anche in ambito museografico, analizza l’antica arte dell’intreccio dell’asfodelo, pianta spontanea della famiglia delle liliacee utilizzata a Flussio, ed in pochi altri centri della Sardegna, per realizzare splendidi manufatti. In antico colbes e canisteddos erano parte essenziale del corredo domestico, utili alle fasi di lavorazione della farina ed al processo di panificazione e per questo vendute, dalle artigiane flussiesi in tutti i paesi dell’ Isola.
Più recentemente, anche grazie ai nuovi impulsi dati negli anni Sessanta e Settanta la tecnica dell’intreccio dell’asfodelo ha dato vita ad oggetti dal nuovo design che hanno trovato e trovano spazio nel mercato nazionale ed internazionale.
La lavorazione dei cestini è stata per secoli elemento portante dell’economia del piccolo centro della Planargia.
Dedicare un Museo a quest’arte significa tutelare e valorizzare, al fine di passare il testimone alle generazioni future, questa sfera del saper fare tradizionale.
Il Mudas è inteso come un “museo diffuso”: la sede principale non è che il punto di partenza per poi visitare i vari laboratori presenti all’interno del paese. Il luogo della cultura rompe i vincoli dati dai muri di una struttura per diventare esposizione del quotidiano, del lavoro giornaliero delle donne. In quest’ottica Flussio stesso diventa il Museo.
La cerimonia di inaugurazione prevede per le 16,30, presso il centro di aggregazione sociale, un incontro di presentazione, al quale parteciperà tra gli altri l’artista Paola Dessy, figlia di Stanis Dessy, che negli anni sessanta ha lavorato assiduamente, in collaborazione con Eugenio Tavolara ed Ubaldo Badas, al rinnovamento delle forme e dei motivi decorativi dell’artigianato sardo, su commissione dell’ISOLA. Dell’artista sono esposti, nelle sale del museo alcuni bozzetti originali.
Subito dopo avrà luogo, a cura del direttore, una visita guidata al museo ed ai laboratori.