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Salvatore Peddio, da tutti conosciuto come Bengasi, è una delle anime musicali di Desulo che qualche settimana fa ha spento 76 candeline. Con l'organetto ha scandito i suoni di un paese che attraverso la sua musica ha varcato i confini dell'Isola.
Bengasi ha visto nascere La Montagna Produce e ha vissuto le evoluzioni che nel corso degli anni hanno caratterizzato il grande evento che si svolge nel centro che ha dato i natali a Montanaru.
«La manifestazione è nata come Sagra del Prosciutto e della Montagna», racconta Salvatore Peddio, «era il 1991, l'anno in cui è nato mio nipote Paride. L'intenzione del sindaco di allora Barore Liori e dell'assessore alla Cultura Stefano Carta era quella di fare tornare a Desulo, in occasione della ricorrenza di tutti i Santi, i paesani che per motivi di lavoro si trovavano fuori. Già dalla prima edizione l'evento aveva riscosso un grande successo».
Il primo anno i commercianti presenti erano pochi, ma determinati su come promuovere i prodotti desulesi. «Nel corso degli anni sono state aperte is ommigeddasa , le vecchie case che accoglievano anche i venditori provenienti da ogni parte della Sardegna. Anche io per anni ho allestito il mio spazio come maistu 'e pannu alternando al cucito muttetti e balli accompagnati dal suono del mio organetto».
Salvatore Peddio ricorda in particolare l'anno in cui un manto bianco di neve aveva coperto le strade, i tetti e le cime intorno a Desulo. «Era una giornata freddissima. Le caldarroste, la musica e i costumi catturavano lo stupore di tutti e per incanto iniziò a nevicare. Sembrava di vivere in una favola».
Una delle soddisfazioni più grandi della sua vita Bengasi l'ha avuta quando il nipote Paride ha promosso la prima Rassegna di organetto, che quest'anno giunge alla terza edizione e «per l'occasione è stato organizzato oggi anche su “ballu tunnu più alto della Sardegna”: vedere la gente ballare è un'emozione unica».