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Il nuraghe Oes di Giave aprirà finalmente le porte ai visitatori. Domenica 4 agosto uno dei siti archeologici più importanti del Meilogu sarà usufruibile a turisti, scolaresche, cittadini e ai tanti appassionati di archeologia presenti in Sardegna.
La cerimonia avrà inizio alle 10.00 con al celebrazione della Santa Messa nella Chiesa parrocchiale di Sant’Andrea. All’inaugurazione è stata annunciata la presenza di una rappresentanza delle Soprintendenze di Sassari e Cagliari, delle autorità civili e religiose, cittadini. Prevista la benedizione da parte del parroco Don Pietro Faedda.
L’Amministrazione sarà rappresentata, oltre che dalla Sindaca Maria Antonietta Uras, dal vice Luciano Faedda, da Maria Stefanelli, da Luigi Nuvoli e dal responsabile Archeologia in seno al Comune di Giave, il consigliere delegato Giulio Muzzo.
La giornata sarà animata dal Coro Antonino Paba di Giave , dai suonatori di launeddas e cornamusa con fisarmonica Gioacchino Raffone e Lorenzo Delussu allievo del maestro Luigi Lai. Seguirà il rinfresco organizzato dai comitati del paese offerto ai presenti.
La concessione del sito è stata affidata alla Cooperativa Costaval di Bonorva, che si occuperà anche di altri due importanti monumenti giavesi: “Pedra Mendalza” e il museo del mulino. Il biglietto unico costerà 11 euro. I siti potranno anche essere visitati singolarmente.
Il Nuraghe Oes dista circa 5 chilometri dal paese ed è costituito da una torre maggiore (mastio), in cui è stato addossato un bastione che racchiude un cortile a cielo aperto e tre torre minori.
Il progetto di recupero era stato avviato nel 2017 mentre nel 2012 si era svolta una campagna di scavo che ha portato alla luce il cortile antistante il mastio e una torre laterale.