"Non sappiamo ancora niente sui tempi della restituzione della salma di mio figlio a noi familiari. Ci sono ancora delle pratiche da espletare: attendiamo da un momento all'altro che ci chiamino per le procedure di riconoscimento".

Così all'Ansa Graziano Sanna, il padre di Pietro, il giovane di 24 anni ucciso a coltellate nella notte tra domenica e lunedì scorso nel suo appartamento di Londra. Un giallo che la Polizia inglese ha in parte risolto con l'arresto di una giovane donna di origini bengalesi, pare la coinquilina del ragazzo.

Restano però ancora molti i punti da chiarire primo, a cominciare dal movente della brutale aggressione: Pietro sarebbe stato sorpreso alle spalle, ieri l'autopsia ha confermato le cause della morte, almeno una ventina le coltellate inferte. Graziano Sanna è volato a Londra domenica, dove ha raggiunto l'altro figlio, Giomaria, da tempo nella capitale inglese.

Era stato proprio Giomaria, più grande di lui di quattro anni, ad apprendere la drammatica notizia dalla telefonata della coinquilina: "Corri, Pietro è in pericolo". E nella capitale inglese per lo strazio del riconoscimento ci sono anche la mamma del ragazzo, Valentina Coiana, e la terza figlia della coppia, Marisa.