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"Sabato mi ha telefonato il Papa per dirmi che sarò reintegrato nelle mie funzioni cardinalizie e per chiedermi di partecipare a una riunione con tutti i cardinali che si terrà nei prossimi giorni a Roma. Per questo domenica prossima non potrò essere presente alla messa essendo impegnato a Roma". Lo ha riferito il porporato sardo Giovanni Angelo Becciu ieri mattina, durante una messa privata celebrata davanti a un gruppo di fedeli a Golfo Aranci, dove sta trascorrendo qualche giorno di villeggiatura. E' quanto si legge su L'Unione Sarda e La Nuova Sardegna oggi in edicola.
Becciu (nato a Pattada nel 1948) era stato privato dalla carica di Curia e dei diritti del cardinalato il 24 settembre del 2020 perché coinvolto nel processo in Vaticano sugli investimenti della Segreteria di Stato.
Quella sera “iniziò per me una gogna pubblica di proporzione mondiale: addirittura in Angola, ove ero stato nunzio per sette anni e mezzo, mi hanno riferito che la tv nazionale dedicò all'argomento una settimana di dibattiti; fui sbattuto sulle prime pagine dei giornali di tutto il mondo; privato di ogni ufficio ecclesiastico; relegato ai margini della Curia e della Chiesa. Mi addolorava e continua ad addolorarmi, poi, aver esposto la mia famiglia ad una sofferenza lacerante quanto ingiusta”. È quanto aveva dichiarato in primavera in un lungo sfogo di due ore e mezza di “dichiarazioni spontanee” nel corso della 14esima udienza del processo. L’alto prelato nella stessa udienza aveva fornito una ricostruzione dettagliata dei fatti su cui vertono le accuse a suo carico, che aveva respinto integralmente.