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Si punta a una soluzione interna al Partito Democratico, possibilmente a una donna con esperienza diretta di amministrazione, ma non si esclude un 'esterno' giovane, una personalità non legata a logiche di stretta appartenenza a correnti o schieramenti.
E' così, dopo il ritiro di Francesca Barracciu, nonostante i tempi strettissimi, si allarga la rosa dei 'papabili' per la carica di candidato presidente della Regione del Pd che - secondo quanto si apprende - dovrebbe essere scelto nel week end, al massimo entro il giorno dell'Epifania.
In base alle voci circolate in queste ore, si va dall'ex presidente ad interim della Provincia di Cagliari Angela Quaquero al direttore regionale della Coldiretti Luca Saba, passando per il segretario della Fnsi Franco Siddi o per l'ex assessore della giunta Soru Francesco Pigliaru. Ci sarebbero alcuni "nomi segreti" che i dirigenti regionali dicono di avere in serbo.
Secondo un crono programma non ancora confermato, la scelta del candidato da opporre al presidente uscente Ugo Cappellacci nelle consultazioni del 16 febbraio dovrebbe arrivare lunedì prossimo.
In altri termini, sabato si dovrebbe riunire ancora la direzione regionale per stabilire i requisiti e i criteri in base ai quali scegliere il candidato. Una volta individuati, verrebbero proposti il giorno dopo agli alleati del centrosinistra per arrivare lunedì pomeriggio alla designazione definitiva, sempre nel corso di una riunione della direzione regionale del partito.
Alcuni leader democratici sembrano propendere per una donna, anche per garantire una sorta di "continuità" con la Barracciu, come la Quaquero o la presidente della Provincia di Sassari Alessandra Giudici. Sembra che al momento, però, si tenda ad escludere le parlamentari.
Nel caso siano altri criteri a prevalere, il partito potrebbe puntare su un 'esterno'. L'ultima ipotesi in ordine di tempo è quella del direttore regionale della Coldiretti che peraltro è subito intervenuto con un comunicato stampa nel quale si dice "onorato ed orgoglioso" perché il suo nome "possa anche solo essere considerato spendibile per una carica così importante" ma precisa di essere "fortemente appassionato" al suo incarico alla Coldiretti.
Un lavoro, sottolinea Luca Saba, che lo tiene "saldamente legato e riconoscente a questo mondo" per cui ritiene "che anche da dentro all'universo della rappresentanza possa e debba essere dato un contributo importante alla crescita economica dell'intera Sardegna.