Si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al Gip di Cagliari, non rilasciando alcuna dichiarazione spontanea, il medico anestesista Tomaso Gerolamo Cocco, arrestato mercoledì scorso, insieme con altre 30 persone, nell'ambito dell'inchiesta della Dda per associazione di stampo mafioso in Sardegna.

Cocco, responsabile della Terapia del dolore all'ospedale Marino di Cagliari, si trova in carcere a Uta dove questa mattina ha fatto scena muta davanti al Gip. "Non abbiamo ancora terminato di leggere tutti gli atti - spiega all'ANSA l'avvocata Rosaria Manconi, una dei legali che difendono il primario - oggi non era opportuno né pensabile che il mio assistito rispondesse al giudice, così come non ha rilasciato dichiarazioni spontanee. Nei prossimi giorni, una volta letti tutti gli atti, avremo modo di chiarire la sua posizione".

"Il dottor Cocco non solo si dichiara estraneo ai fatti e innocente - aggiunge sentita dall'ANSA l'avvocata - ma dopo un primo momento in cui era frastornato e preoccupato per essere finito in carcere, ora è determinato a chiarire nei dettagli tutte le posizioni che gli vengono contestate e sicuramente lo farà nei prossimi giorni, francamente oggi era troppo presto".

I legali di Cocco, una volta esaminate tutte le carte dell'accusa, valuteranno le iniziative da intraprendere, compresa la richiesta di attenuazione della misura cautelare.