Si chiama Adriano Giagu (in foto in compagnia del padre Salvatore) il coltellinaio 25enne di Pattada che, grazie all'originalità del suo progetto, ha ottenuto un importante incentivo nell’ambito dell’iniziativa “Resto al Sud”, promossa da Invitalia per sostenere la nascita di nuove attività imprenditoriali avviate da giovani nelle regioni del Mezzogiorno.

Il programma è rivolto ai giovani dai 18 ai 35 anni e, con una dotazione finanziaria complessiva di 1.250 milioni di euro, ha come obiettivo quello di fornire servizi alle imprese e alle persone e avviare iniziative imprenditoriali per produzione di beni nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura.

Quello di Giagu è stato uno dei due progetti più convincenti fra gli oltre mille presentati, tanto che il giovane pattadese è stato invitato ad esporlo questa mattina presso la sede centrale di Invitalia a Roma, alla presenza dell’amministratore delegato dell’agenzia Domenico Arcuri e del Ministro per il Sud Barbara Lezzi.

Dopo aver conseguito la laurea in ingegneria al Politecnico di Torino, Giagu è tornato in Sardegna dove i genitori lavorano da decenni come artigiani e producono uno degli oggetti simbolo della cultura agropastorale sarda: sa resolza. Il coltello a serramanico pattadese, un tempo utilizzato prettamente per il lavoro manuale, è oggi un gioiello rinomato e richiesto dai collezionisti di tutto il mondo. Nella bottega di famiglia, il 25enne ha appreso fin da bambino i rudimenti del mestiere maturando l'intenzione di avviare una propria attività.

“Il mio progetto di impresa – ha spiegato il giovane sardo alla conferenza di Invitalia – consiste nella realizzazione, produzione e vendita dei coltelli artigianali che sono un oggetto tipico della tradizione del mio paese. Oggetto già conosciuto e famoso in tutto il mondo grazie alla sua unicità. Quello che voglio fare è produrre questi coltelli seguendo la tradizione e al contempo innovando grazie alle competenze acquisite coi miei studi”.

Una volta terminata l'esperienza accademica, ha spiegato Adriano Giagu, l’incentivo di Invitalia era proprio quello che serviva. “Navigando sul web mi sono imbattuto in questa iniziativa e mi sono accorto che era il momento giusto per rientrare in Sardegna". L'esigenza di tornare a casa si accompagnava al desiderio di "creare qualcosa di mio" e alla consapevolezza che "questo oggetto, può essere un punto cardine del rilancio dell’economia del mio territorio”.

Al termine dell'esposizione, Giagu non è riuscito a nascondere la sorpresa e l'emozione quando, invitato ad accedere dal suo smartphone all'app di Invitalia per leggere l'ultima comunicazione ricevuta, ha ottenuto la conferma che la sua proposta di impresa era stata approvata. Il giovane artigiano avrà finalmente la possibilità di muovere i suoi primi passi in autonomia nel mondo del lavoro.

Le spese ammissibili nell’ambito del progetto, coperte per il 100% dal finanziamento, sono quelle per la ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili, per l’acquisto di impianti, macchinari, attrezzature e programmi informatici e per le principali voci di spesa utili all’avvio dell’attività.