PHOTO
Caro Piero
voglio imprimere pubblicamente le mie parole per riconoscere ad alta voce l’esempio che dai al mondo della cultura popolare che vivi con raro trasporto e per lo stile con cui ti muovi da sempre tra danze, suoni e colori, in uno spazio che ha fatto di te l’incontrastato Re.
In pochi possono vantare la tua longeva militanza all’interno di una formazione che difende e valorizza con cura il patrimonio avuto in dote, e sono ancora meno coloro che lo hanno fatto somatizzando il carattere di un’isola da indossare con credibilità, come una seconda pelle, come un tratto distintivo dell’anima.
Sul palco del Redentore, pochi mesi fa, sei tornato a “ruggire” dopo un lungo periodo di tormentato dolore.
C’era una “missione” da onorare:
lo dovevi a una figlia che si era nutrita, grazie a te, dello stesso immenso amore;
lo dovevi alla donna che ti dorme accanto e agli altri tuoi figli che, come te, “mescolano” quel passato antico di sani valori con il desiderio di continuare a dargli forma, ricerca e sostanza;
lo dovevi ai tanti giovani che con serietà e rispetto “camminano” nel gruppo che rappresenti, tra i sentieri della tradizione locale;
lo dovevi ai tanti, tantissimi amici sparsi in tutte le associazioni della nostra terra, ai quali non fai mancare mai la tua “presenza”, i quali ti hanno sempre ripagato con altrettanta “vicinanza”.
lo dovevi anche a noi, parte di una comunità che fonda la sua reputazione su una vivacità creativa capace di mettere in mostra le esperienze dei tanti che, a vario titolo, amano e vivono l’arte in tutte le sue varianti.
Ieri, a Ovodda, hai aperto il lunghissimo corteo di uomini, donne e bambini che hanno colorato le vie del paese in occasione di Cortes Apertas: nessun altro avrebbe potuto farlo con la stessa autorevolezza, nessun altro avrebbe potuto rappresentarci in maniera più carismatica.
La tua storia è un frammento della nostra storia e sono felice di sapere che siamo in tanti, a “casa” e “oltre”, a pensarla così.
In bocca al lupo, Piero. Forza e coraggio! Andiamo avanti così, perché il futuro ha la tua passione.