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Fabrizio Pinna aveva 8 anni quando, anziché guardare con disillusione alla vita, come fanno tutti i bambini di quell’età, si è ritrovato a fare i conti con la vita, a combatterla per sopravviverle.
Una brutta malattia, che si chiama atassia, che quando aggredisce non guarda in faccia nessuno.
Francesca è il nome di una madre, la sua, che non ha mai smesso di lottare e di credere.
Tutte le mamme del mondo non smettono mai di lottare e di credere, se c’è anche una sola possibilità di restituire al proprio figlio la speranza di una serenità che guarda verso la luce.
Oggi, 4 febbraio 2014, è un giorno speciale.
Max Pezzali, l’idolo di Fabrizio, ha attraversato il mare per varcare la porta di casa sua.
Una carezza sul cuore, leggera come una canzone che ripara dal dolore.
“Anche se fuori piove, è una bella giornata, perché mio figlio è al settimo cielo!”.
Sorride, tra le parole, Francesca.
Max è affabile, canta con Fabrizio “Io ci sarò”, il brano del suo repertorio che ama di più.
“Avevo sentito parlare di Fabrizio – confida il cantautore – mi è stata data la possibilità di conoscerlo e sono qui”.
Fabrizio vive con la madre in una casa d’appoggio nei pressi dell’aeroporto di Olbia, dopo che l’alluvione di novembre si è accanito anche su di loro: “Non abbiamo più nulla – dice Francesca – la nostra casa e le nostre cose, sono state spazzate via dalla violenza dell’acqua, aggiungendo dolore al dolore”.
Le avversità della vita non piegano il coraggio di una donna che qualche giorno fa in televisione ha raccontato la sua storia e la storia di suo figlio: “Gaetano Blandini, il direttore generale della Siae, era davanti allo schermo e si è commosso quando ha sentito le mie parole. Ha deciso di esaudire il desiderio di Fabrizio, che da sempre ama Max Pezzali, e oggi è venuto qui da noi, insieme al cantante e a Roberto Razzini, direttore della Warner Chappel Music italiana. Sono persone dal cuore grande e sostengono la causa di mio figlio”.
Max Pezzali conosce la Sardegna, la musica che si produce e segue i programmi televisivi che ospitano il mondo delle tradizioni popolari: “Durante i miei lunghi soggiorni a San Teodoro – racconta – mi sono nutrito di tutto il sapere di quest’isola, della sua cultura, della sua poesia”.
E’ ancora il cantante che parla: “Fabrizio è un ragazzo di grandissima intelligenza e grande forza morale. Abbiamo parlato molto, di tutto e soprattutto di calcio: si è preso gioco di me, che sono interista, per il 3 a 1 inferto dalla Juventus, la sua squadra del cuore. Un bel momento per lui!”