PHOTO
Clima incandescente a Buddusò, dove la cittadinanza è in protesta dopo la notizia diffusa dal primo cittadino Giovanni Antonio Satta riguardo al possibile arrivo di migranti nel centro del Monte Acuto.
In una nota pubblicata sul suo profilo Facebook, il sindaco ha invitato i suoi concittadini a partecipare al consiglio comunale straordinario convocato per mercoledì 18 novembre alle ore 18. All’ordine del giorno la “Nota Prefettizia n.8854 del 08-11-2016. Comunicazione e segnalazione di una struttura da adibire a centro di temporanea accoglienza migranti nel territorio del Comune di Buddusò”.
La notizia ha provocato reazioni contrastanti e talvolta molto forti da parte dei buddusoini, tanto che in poche ore sono apparsi sotto il post del sindaco centinaia di commenti. Il confronto ha raggiunto toni molto alti fra chi difendeva il diritto dei migranti a trovare un alloggio e chi proprio non voleva saperne di accogliere decine di extracomunitari nel proprio paese. E mentre i primi venivano tacciati di buonismo, i secondi venivano definiti “ignoranti” da chi la pensava in maniera opposta.
“Non voglio essere razzista – scrive Silvano – ma stiamo morendo di fame noi. Li dobbiamo prendere per forza?”. E poi Maria Giovanna: “Noi fuori a cercare lavoro e questi vengono a casa nostra a fare i mantenuti. Colpa anche di chi vuole arricchirsi alle loro spalle con i contributi! Vergogna!”.
Risponde Gigi: “Io sono del parere che non si debba essere così ostili nell'accogliere persone che hanno bisogno, se queste non vengono con l'intento di delinquere ma con quello di integrarsi. Fermo restando che ci vengono perché mandate da qualcuno non perché lo hanno scelto loro. Qualcuno guadagnerà da questa situazione sicuramente, ma verranno anche creati nuovi posti di lavoro, non saranno tanti ma qualcuno porterà a casa uno stipendio grazie a questo”. E ancora Marilena: “Una cosa soltanto: in nessun commento leggo le parole PERSONE, ESSERI UMANI.... Non li volete perché sono diversi, poveri, pericolosi etc. Vergogna! Nessuno che si preoccupi di come stanno e staranno 50 esseri umani stipati in quella struttura”.
Dal canto suo, Giovanni Antonio Satta, intervistato da Sardegna Live, ha spiegato come: “La Prefettura di Sassari ci ha comunicato di aver individuato nel territorio Buddusò una struttura da adibire a centro di accoglienza. Questo è un modus operandi sempre più frequente dopo l’aumento del flusso migratorio. Infatti, adesso, oltre a fare servizio di accoglienza temporanea in condivisione con le amministrazioni locali, viene attuato un provvedimento del Ministero dell’Interno che prevede l’indizione di appalti per affidare questo servizio alle cooperative di accoglienza. Tali cooperative devono individuare nel territorio di competenza delle strutture adattabili a questa funzione”.
“Noi siamo stati semplicemente informati dal Prefetto di Sassari del fatto che una cooperativa che ha vinto l’appalto nel 2016 ha individuato una struttura simile nel nostro territorio. Ciò significa che, in caso di necessità, alcuni migranti potrebbero essere destinati a questa struttura che è un ex agriturismo di proprietà di un privato situato a 5 chilometri di distanza