"Pugnalato alle spalle dalla politica e lasciato solo": non usa mezzi termini il sindaco di Desulo, Gigi Littarru, uscendo dal palazzo di giustizia di Oristano al termine dell'udienza preliminare nella quale è stato chiamato a rispondere del reato di rifiuto di atti di ufficio per non aver emanato un'ordinanza di abbattimento di maiali affetti dalla peste suina africana.

Sulla richiesta di rinvio a giudizio del primo cittadino sollecitata dal pm Andrea Chelo, il Gup Elisa Marras si pronuncerà nelle prossimo ore.

"Gli strascichi di questa brutta vicenda - ha sottolineato Littarru, oggi accompagnato in tribunale dal difensore Gian Cristian Melis - ricadranno non solo su di me ma sull'intero paese".

I fatti risalgono alla scorsa estate quando prima la Asl di Nuoro e poi direttamente la Regione gli intimarono di firmare l'ordinanza per l'abbattimento di alcuni maiali infetti, allevati illegalmente. Littarru si era, però, rifiutato sostenendo che non era suo compito.

L'inchiesta della Procura di Oristano era scattata sulla base di una segnalazione del responsabile della task force regionale contro la peste suina, Alessandro De Martini. Da qui l'iscrizione del sindaco nel registro degli indagati.

L'Anci si è schierata al fianco del sindaco di Desulo, peraltro già vittima di un attentato: "su questo specifico caso la cooperazione istituzionale tra Regione e Comuni appare violata", aveva detto in audizione davanti alla commissione Sanità del Consiglio regionale il presidente dell'Associazione Pier Sandro Scano.