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Il Comune di Nuoro ha aderito al progetto Sprar, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, per garantire alloggio e prospettive di lavoro ai migranti e in città scoppia la polemica.
Nei social network, in tanti ricordano all'amministrazione i disoccupati nuoresi, mentre insorge l'opposizione in Consiglio. Stamattina il sindaco Andrea Soddu e l'assessora ai Servizi sociali Valeria Romagna, in una conferenza stampa allargata a tutta la Giunta, hanno voluto precisare i termini del bando predisposto dal Comune per creare un elenco di famiglie disponibili ad accogliere i profughi.
"I Comuni sono chiamati a una scelta - ha spiegato Soddu - o optano per il progetto Sprar, il sistema di microaccoglienza gestito da famiglie e da mediatori culturali, o il Governo impone i grandi centri di accoglienza. Noi siamo per la prima opzione. A questo progetto sono destinate dalle risorse che secondo noi è meglio che siano gestite dalle famiglie e dalle cooperative. Sono occasioni di lavoro per la nostra comunità e di ricchezza sia in termini economici che di inclusione sociale".
"La sfida è grande - ha aggiunto Romagna - il progetto non si limita a dare vitto e alloggio ai migranti, ma si propone di dare ai migranti una nuova vita aiutandoli a studiare o a inserirsi nel mondo lavorativo".