La classifica del Sole 24 Ore non lascia scampo. Su 61 atenei italiani le università di Sassari e Cagliari si piazzano rispettivamente in 50esima e 59esima posizione.

Mentre l'ateneo turritano ha perso due posizioni rispetto all'anno scorso, quando si classificò in 48esima posizione, Cagliari ha confermato lo stesso risultato del 2015. In coda alla classifica, oltre all'Università per Stranieri di Perugia e all'Università di Urbino, solo atenei del Sud: Reggio Calabria, Catania, Palermo, le tre di Napoli, Bari e Cosenza.

Il ranking si ottiene tramite la misurazione di dodici indicatori.

L'attrattiva, misurata con la percentuale di immatricolazioni di studenti provenienti da altre regioni. La media sostenibilità, che riguarda il numero di docenti di ruolo nelle materie base. Sono poi prese in considerazione la percentuale di crediti ottenuti attraverso gli stage e la mobilità internazionale, determinata dai crediti ottenuti all'estero. E ancora l'attenzione del Sole 24 Ore è rivolta alle borse di studio; alla dispersione relativa agli immatricolati reiscritti al secondo anno nello stesso ateneo; all'efficacia, intesa come la media pro capite dei crediti ottenuti dagli iscritti all'ateneo; i voti che i laureandi danno ai loro corsi di studio. Particolarmente importane è l'indicatore relativo alla percentuale di studenti che trovano lavoro entro un anno dalla laurea. Chiudono la lista degli indicatori la qualità della produzione scientifica, la competitività della ricerca e la qualità dei dottorati.